Quanto consumano i nostri dispositivi

Tecnologie

AttivitĆ  on line: ci spostiamo meno, ma produciamo un grosso impatto ambientale.
Ecco quanto consumano i nostri dispositivi.
ā€œDallo smart working alla didattica a distanza, dall’e-commerce all’home banking, dalla videoconferenza all’intrattenimento, dall’informazione ai social network, dall’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione a quello delle prestazioni sanitarie, fino alla regolazione remota della temperatura del nostro appartamento, le nostre azioni sono sempre più digitali. L’elenco di piccole o grandi attivitĆ  che svolgiamo su Internet ĆØ infinito.
Anche ogni tipo di attività nei vari settori industriali è sempre più digitale.
Forse pensiamo che tutto ciò sia un bene per il pianeta, magari perché ci spostiamo meno.
ƈ vero, tuttavia questo non significa che le attivitĆ  elencate siano prive di un impatto ambientale, anche se non lo vediamo e percepiamo direttamenteā€, spiega Giovanna Sissa nel suo libro ā€œLe emissioni segrete: L’impatto ambientale dell’universo digitale (Farsi un’idea)ā€
ā€œQuanti di noi, collegandosi a Internet per acquistare i biglietti del treno, cercare il posto giusto per una cena tra amici, aggiornare il proprio blog o farsi creare un’immagine da un’Intelligenza Artificiale generativa, hanno mai pensato di stare contribuendo – seppur in minima parte – alle emissioni di carbonio e, di conseguenza, al riscaldamento globale?
Quando i dispositivi sono connessi a Internet ogni richiesta di servizio comporta far transitare dati, creare traffico, richiedere elaborazione: tutto questo consuma energia elettrica e quindi provoca emissioni di carbonio.
All’impronta di carbonio dei dispositivi (quali PC, tablet, smartphone e oggetti connessi) si aggiunge dunque quella di data center, infrastrutture di comunicazione e relativi sottosistemi.
Vediamo dove e come si producono tutti i consumi elettrici.
Se qualcuno ci chiede quanta energia elettrica consumano i nostri dispositivi digitali sappiamo forse rispondere se ci riferiamo a quando sono offline.
Per avere una stima del consumo di un elettrodomestico non connesso a Internet possiamo moltiplicare la sua potenza (espressa in Watt) per il tempo di utilizzo.
L’energia elettrica consumata si misura in Wh (wattora) o più comunemente nel suo multiplo kWh (chilowattora).
Ecco alcuni consumi di un’utenza elettrica domestica contemporanea.
Un frigorifero con freezer in un anno consuma intorno ai 150 kWh.
Uno smartphone, a seconda del modello, consuma circa 4 kWh di energia elettrica l’anno per ricaricarsi.
Una TV OLED (Organic Light Emitting Diode) 4 K (ovvero ad altissima risoluzione) da 43 pollici e da 60 W di potenza, con un uso medio di quattro ore al giorno, in un mese consuma 7,2 kWh di energia elettrica e in un anno 86,4 kWh.
Un PC (I5-Quad core) – la cui potenza varia da 20 W fino a 60 W (quando viene usato per programmi molto impegnativi, come calcolo scientifico o videogiochi con grafica molto dettagliata e veloce) – con un utilizzo domestico di tipo intermedio per quattro ore al giorno in un mese consuma 4,8 kWh e in un anno 57,6 kWh.
Con un utilizzo professionale di otto ore per giorno lavorativo arriva a consumare in un mese 15 kWh e 165 kWh in un anno.
Una consolle per videogiochi ha una potenza da 40 a 110 W a seconda della marca e del tipo di gioco.
Se consideriamo un uso di due-tre ore al giorno (e nelle altre ore sempre in stand-by), l’energia elettrica consumata va da 4 a 20 kWh al mese, ossia da 48 a 240 kWh l’anno.
A tali consumi occorre sempre aggiungere quello dello schermo, necessariamente collegato a questo tipo di dispositivi, con ulteriori 4,5 kWh mensili e 54 kWh l’anno.
Dunque, una consolle da videogiochi può arrivare a consumare 294 kWh l’anno di energia elettrica dentro al nostro appartamento.
Il doppio di un frigorifero.
Un laptop medio impegna da 10 a 40 W di potenza, con una media di 20 W quando usato in applicazioni di ufficio (scrittura documenti, foglio elettronico) o di comunicazione (posta elettronica, navigazione in rete, social media).
Con un utilizzo domestico di quattro ore al giorno si consumerebbero 2,4 kWh di energia elettrica al mese e 28,8 kWh all’anno.
I vari sensori e oggetti connessi hanno consumi diretti di energia elettrica esigui, dell’ordine di qualche decina di wattora.
La grande parte dei dispositivi digitali dentro le mura domestiche ha dunque un consumo di elettricitĆ  piuttosto limitato
I dispositivi elencati (tranne forse il frigorifero) sono sempre connessi a Internet; ĆØ necessario dunque disporre della rete dati, attiva e funzionante.
Per rispondere alla domanda iniziale quindi dobbiamo includere tali ulteriori consumi.
I dispositivi di rete presenti all’interno di un’abitazione o di un ufficio, a seconda del tipo di collegamento disponibile, sono il modem/router (che può impegnare mediamente 10 W di potenza), lo switch ethernet (circa 1 W), l’access point WiFi (circa 6 W). Con tutte e tre le apparecchiature di comunicazione sempre accese (17 W totali di potenza impegnata) si può arrivare a un consumo mensile di circa 12 kWh e di 144 kWh l’anno.
Un’osservazione va fatta in merito ai consumi degli apparati lasciati in stand-by, ossia accesi ma non utilizzati.
Il consumo di energia di una TV OLED 4K o di un PC I5 Quad core in stand-by ĆØ poco meno di 1 kWh al mese e di 12 kWh all’anno.
Quando siamo connessi a Internet, ogni attivitĆ  digitale, come detto prima, corrisponde alla richiesta di un servizio, che a sua volta necessita di un’elaborazione erogata altrove.
Oltre ai dispositivi digitali finali, richiedono energia elettrica Internet e i data center, dove vengono creati e gestiti i servizi digitali che usiamo tramite i nostri dispositivi.
E questi consumi di elettricitĆ  non sono nĆ© noti nĆ© visibili dall’utente finaleā€.

Il libro ā€œLe emissioni segrete: L’impatto ambientale dell’universo digitale (Farsi un’idea)ā€ di Giovanna Sissa lo trovateĀ qui.
Robert MacDawell – Survival & Bushcraft
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