Cos’ĆØ un impianto fotovoltaico?
Un sistema fotovoltaico ĆØ un’apparecchiatura cheĀ converteĀ l’energia solare in energia elettrica pronta all’uso. Fondamentalmente, ĆØ composto principalmente daĀ pannelli fotovoltaici, noti anche come moduli fotovoltaici, che contengono celle fotovoltaiche realizzate principalmente con materiali semiconduttori come il silicio. Queste celle hanno la capacitĆ di generare elettricitĆ quando sono esposte allaĀ luce solare, sfruttando un fenomeno noto come effetto fotovoltaico.
IlĀ funzionamentoĀ di un impianto fotovoltaico ĆØ un processo articolato che comprende diverse fasi:
Assorbimento della luce solare: Quando i raggi solari colpiscono le celle fotovoltaiche dei pannelli, avviene un processo fondamentale. I fotoni presenti nella luce solare forniscono energia agli elettroni all’interno dei semiconduttori. Questo evento permette agli elettroni di muoversi, creando cosƬ una differenza di potenziale elettrico
Generazione di corrente continua (CC): L’energia solare assorbita viene convertita in corrente continua (CC) direttamente all’interno delle celle fotovoltaiche. Questa corrente continua viene poi instradata attraverso cavi e connettori verso gli inverter
Conversione in corrente alternata (CA): Gli inverter svolgono un ruolo cruciale trasformando la corrente continua (CC) in corrente alternata (CA), il tipo di corrente utilizzato dalla maggior parte degli apparecchi elettrici e degli elettrodomestici domestici
Utilizzo dell’energia: La corrente alternata prodotta dagli inverter ĆØ pronta per alimentare gli elettrodomestici, le luci e altri dispositivi elettrici presenti nell’edificio. In alternativa, può essere immessa nella rete elettrica nazionale, secondo le esigenze e le configurazioni specifiche dell’impianto fotovoltaico.
I pannelli fotovoltaici monocristallini o policristallini
Eā importante analizzare un’altra fondamentaleĀ differenzaĀ che caratterizza il mondo dei pannelli fotovoltaici e dei loro materiali: la distinzione tra i pannelliĀ monocristalliniĀ e quelliĀ policristallini.
I pannelli solari monocristallini e policristallini rappresentano dueĀ categorie principaliĀ di pannelli fotovoltaici, entrambi concepiti per convertire l’energia solare in elettricitĆ , ma divergono nella struttura del materiale semiconduttore impiegato.
I pannelliĀ monocristalliniĀ sono noti per la loro uniformitĆ e purezza cristallina. Sono composti da singoli cristalli di silicio, estratti da un unico cristallo di silicio fondente. Questo processo di produzione conferisce loro un’elevata efficienza e prestazioni ottimali anche in spazi limitati, rendendoli ideali per applicazioni in cui lo spazio ĆØ un fattore critico.
D’altra parte, i pannelliĀ policristalliniĀ sono formati da blocchi di silicio costituiti da molti cristalli di dimensioni diverse. Sebbene questa struttura multi-cristallina renda la produzione meno costosa, i pannelli policristallini tendono a avere un rendimento leggermente inferiore rispetto ai monocristallini. Tuttavia, sono una scelta popolare per le installazioni su larga scala dove il costo ĆØ un fattore predominante.
Pannelli monocristallini
I pannelliĀ monocristalliniĀ rappresentano una delle tecnologie più avanzate nel campo dei pannelli solari. La loro caratteristica distintiva risiede nell’utilizzo di unĀ singoloĀ cristallo di silicio, da cui deriva il termine “monocristallino”. Questo cristallo viene estratto da un blocco più grande di silicio attraverso un processo sofisticato che garantisce un elevato grado di purezza.
Il processo diĀ estrazioneĀ del cristallo monocristallino ĆØ estremamenteĀ delicatoĀ e richiede un controllo rigoroso delle condizioni di temperatura e pressione per evitare difetti nella struttura cristallina. Questo livello di purezza contribuisce significativamente all’efficienza energetica dei pannelli monocristallini.
Uno dei vantaggi principali di questi pannelli è la loro efficienza energetica superiore rispetto ad altre tecnologie. Questo è dovuto al fatto che il monocristallo offre una struttura atomica più uniforme, consentendo un flusso di elettroni più agevole lungo la superficie del materiale. Questo significa che i pannelli monocristallini possono produrre una maggiore quantità di energia per la stessa quantità di luce solare incidente rispetto ad altre tecnologie.
Inoltre, i pannelli monocristallini sono noti anche per la loroĀ durataĀ nel tempo e per la loroĀ resistenzaĀ alle condizioni ambientali avverse. Grazie alla loro struttura atomica uniforme, sono meno suscettibili alla degradazione causata dalla corrosione o dalla flessione, rendendoli una scelta affidabile per applicazioni a lungo termine.
In sintesi, i pannelli monocristallini rappresentano una soluzione all’avanguardiaĀ per la produzione di energia solare, offrendo un’elevata efficienza energetica, durata nel tempo e resistenza alle condizioni ambientali, il che li rende ideali per una vasta gamma di applicazioni, dalle installazioni domestiche alle grandi centrali elettriche.
Pannelli policristallini
I pannelliĀ policristalliniĀ costituiscono un’altra tecnologia popolare nel campo dei pannelli solari. La loro produzione coinvolge il silicioĀ fusoĀ che viene versato in stampi quadrati. Una volta raffreddato, il materiale solidificato forma una struttura di cristalli multipli, che conferisce loro l’aspetto di un mosaico, da cui deriva il termine “policristallino”.
Una delleĀ caratteristicheĀ distintive dei pannelli policristallini ĆØ il loro costo di produzione relativamente più bassoĀ rispetto a quelli monocristallini. Questo ĆØ dovuto al processo di produzione meno complesso e alla possibilitĆ di utilizzare materiali di silicio meno puri. Tuttavia, ĆØ importante notare che questa riduzione dei costi può essere accompagnata da una leggera diminuzione dell’efficienza dei pannelli.
In passato, i pannelli policristallini tendevano ad avere un’efficienza leggermente inferiore rispetto ai monocristallini. Tuttavia, nel corso degli anni, sono stati compiuti significativiĀ progressiĀ tecnologici che hanno contribuito a ridurre queste differenze in termini di efficienza. Miglioramenti nei processi di produzione e nelle tecniche di ingegneria hanno reso i pannelli policristallini sempre più competitivi sul fronte dell’efficienza energetica.
Un altro vantaggio dei pannelli policristallini ĆØ la loro maggioreĀ tolleranzaĀ alle alte temperature rispetto ai pannelli monocristallini. Questo li rende particolarmente adatti per ambienti con temperature elevate o in cui le condizioni di esposizione al sole possono variare notevolmente nel corso della giornata.
In definitiva, i pannelli policristallini rappresentano unaĀ sceltaĀ versatile ed economica per la produzione di energia solare, offrendo un buon compromesso tra costo e prestazioni. Grazie ai continui miglioramenti tecnologici, stanno diventando sempre più competitivi rispetto ad altre tecnologie solari, contribuendo cosƬ aĀ promuovereĀ l’adozione su larga scala dell’energia solare come fonte di energia rinnovabile.
Due aspetti fondamentali di un impianto fotovoltaico
Per ottenere il massimo rendimento da un impianto fotovoltaico ĆØ importante considerare lāorientamentoĀ e l’inclinazioneĀ dei pannelli solari: due aspetti che influenzano la capacitĆ di produzione del sistema.
Infatti, con il giusto orientamento e la corretta inclinazione dei pannelli fotovoltaici possiamo garantire il funzionamento ottimale del nostro impianto fotovoltaico, sfruttarlo al meglio e aumentare la redditivitĆ deiĀ moduli solari.
Lāorientamento ideale dei pannelli fotovoltaici
Lāorientamento ottimale dei pannelli solari ĆØĀ verso sud. Questa posizione può essere determinata considerando l’ora del giorno, poichĆ© il sud corrisponde alla posizione del sole a mezzogiorno dellāora solare.
Tuttavia, ĆØ bene considerare anche altriĀ aspetti:
Lāorientamento e lāinclinazione del tetto della casa. Eventuali elementi che potrebbero cadere sulla superficie dei pannelli solari.
La soluzione migliore per massimizzare le prestazioni dellāimpianto fotovoltaicoĀ e la sua produzione di energia durante lāanno ĆØ quella diĀ installare un sistema di āinseguitori solariāĀ che permetta allāintero sistema di cambiare orientamento e inclinazione a seconda del periodo dell’anno, come accade nei grandi parchi e giardini fotovoltaici.
Tuttavia, per gli impianti fotovoltaici a uso domestico questa soluzioneĀ non ĆØ praticabileĀ date le difficoltĆ nellāinstallare dei sistemi motorizzati sui tetti delle nostre abitazioni. Inoltre, nellāambito del fotovoltaico residenziale tale sistema comporterebbe una spesa inutile, dato che il costo sarebbe maggiore del guadagno. Ć quindi importante orientare i pannelli fotovoltaici il più possibile a sud, in modo che, durante le ore centrali della giornata, quando lāirraggiamento ĆØ maggiore, si possa ottenere la massima resa del modulo fotovoltaico.
Ombre e clima
Le ombre sono un altro aspetto da considerare quando si installa un impianto fotovoltaico poiché un impianto fotovoltaico in ombra non produce energia alla sua massima potenza. Una possibile soluzione contro gli effetti degli ombreggiamenti viene offerta dallāinstallazione diĀ ottimizzatori, dispositivi che permettono al resto dellāimpianto di funzionare correttamente, anche se un pannello fotovoltaico ĆØ ombreggiato.
Infatti, il compito degli ottimizzatori è quello di trasmettere via wireless i dati di produzione dei singoli moduli, così da massimizzare il rendimento di ogni pannello. Installare gli ottimizzatori su un impianto fotovoltaico significa quindi assicurarsi un monitoraggio continuo e in tempo reale della produzione dei pannelli solari grazie a una centralina di raccolta dei dati che aiuta a individuare eventuali anomalie del singolo modulo.
Nel qual caso, invece, si voglia monitorare il rendimento dell’intero sistema fotovoltaicoĀ si consiglia di installare unoĀ smart meter.
Per quanto riguarda il clima, nelle zone soggette a forti nevicate è consigliabile installare i pannelli solari su tetti in forte pendenza così da permettere alla neve di non accumularsi sopra i moduli.
Calcolo dell’inclinazione dei pannelli solari
Come visto, massimizzare l’efficienza dei pannelli solari richiede di orientarli nella direzione ottimale perĀ catturare la massima quantitĆ di luce solare. Conoscere il metodo corretto per calcolare l’angolazione ideale può fare la differenza nell’ottenere il massimo rendimento dai tuoi pannelli.
EccoĀ alcuni metodiĀ per calcolare l’angolazione migliore per i pannelli solari:
Metodo 1:Ā Aggiungi 15 gradi alla tua latitudine per l’inverno, sottrai 15 gradi per l’estate
Metodo 2:Ā Moltiplica la tua latitudine per 0,9 e aggiungi 29 gradi
Metodo 2:Ā Moltiplica la tua latitudine per 0,9 e sottrai 23,5 gradi
Metodo 2:Ā Sottrai 2,5 gradi dalla tua latitudine
Regolare l’angolazione dei pannelli solari in base alla stagioneĀ non ĆØ sempre necessario. Se la produzione di energia ĆØ sufficiente per le esigenze invernali, ĆØ possibile mantenere l’angolazione stabile. Ć importante notare che i pannelli fissi potrebbero essere meno efficienti durante le stagioni intermedie, mentre i sistemi di tracciamento solare, sebbene più costosi, offrono un rendimento più elevato.

Tipi di pannelli solari fotovoltaici
I pannelli solari fotovoltaici possono essere suddivisiĀ in base a diversi criteri, quali:
Il loroĀ uso:Ā I pannelli solari possono essere classificati in base all’uso previsto, che può variare dalla produzione di energia su larga scala nelle centrali elettriche solari al loro impiego su edifici residenziali, commerciali o industriali per generare energia elettrica
IlĀ materialeĀ di cui sono fatti:Ā I pannelli solari possono essere realizzati con diversi materiali, tra cui silicio monocristallino, silicio policristallino, film sottile amorfo o celle solari organiche. Ogni tipo di materiale ha caratteristiche uniche in termini di efficienza, durata e costo
La potenza di picco: La potenza di picco di un pannello solare è la massima potenza che può produrre sotto condizioni ottimali di irraggiamento solare. I pannelli solari sono disponibili in una vasta gamma di potenze, che vanno da pochi watt per i piccoli moduli da giardino fino a diversi centinaia di watt per i pannelli utilizzati nelle installazioni su larga scala
LeĀ dimensioni:Ā I pannelli solari variano anche nelle loro dimensioni fisiche, che possono influenzare la loro capacitĆ di generare energia in base allo spazio disponibile per l’installazione. Alcuni pannelli sono progettati per adattarsi a spazi limitati, mentre altri sono più grandi e possono essere utilizzati in contesti in cui lo spazio non ĆØ un problema.
A seconda dellāutilizzo, i pannelli possono essere:
Pannelli solari per uso abitativo: Questi pannelli sono progettati per l’installazione su edifici residenziali, come case, condomini e ville. Sono spesso disponibili in dimensioni e potenze adatte alle esigenze energetiche di una famiglia o di una piccola comunitĆ . I pannelli solari per uso abitativo possono essere montati sul tetto o integrati nell’architettura degli edifici
Pannelli solari per uso industriale: Questi pannelli sono progettati per soddisfare le esigenze energetiche di aziende, fabbriche e altre strutture industriali. Possono essere installati su tettoie, terreni o strutture appositamente progettate per ospitare impianti fotovoltaici. Le dimensioni e la potenza di questi pannelli possono variare notevolmente a seconda delle dimensioni e delle esigenze energetiche dell’industria in questione
Pannelli solari per parchi solari: Questi impianti sono costituiti da un grande numero di pannelli solari disposti su un’area di terreno dedicata esclusivamente alla produzione di energia solare su larga scala. I parchi solari possono coprire diversi ettari di terreno e possono essere utilizzati per alimentare reti elettriche locali o nazionali. I pannelli utilizzati in parchi solari sono spesso di grandi dimensioni e alta potenza per massimizzare l’efficienza e ridurre i costi operativi
A seconda del materiale
I pannelli solari possono essere anche suddivisi in base al loro materiale e al loro funzionamento. In questo caso abbiamo:
Pannelli inĀ silicio monocristallinoĀ caratterizzati generalmente da celle solari di colore scuro e uniforme. Tra i vantaggi di questa tipologia di pannelli c’ĆØ l’efficienza,poichĆ© sono moduli più performanti in ambito residenziale, leĀ dimensioni,Ā dal momento che richiedono minore quantitĆ di spazio per ottenere la potenza desiderata e infine laĀ durata, che si aggira attorno ai 25 anni
Pannelli in silicio policristallino ottenuti dalla fusione del silicio attraverso un processo meno costoso rispetto a quello di Czochralski utilizzato per ottenere quello monocristallino. Questi pannelli solari sono più economici e tollerano meglio il calore rispetto ai pannelli monocristallini
Pannelli inĀ silicone amorfoĀ riconoscibili per la loro colorazione scura e omogenea e la loro flessibilitĆ . Questi moduli hanno una resa inferiore del 30% dovuta alla loro modalitĆ di produzione. I pannelli solari in silicio amorfo sono costituiti da uno strato in vetro o in plastica su cui viene applicato un strato di silicio
PannelliĀ BiPV (Building integrated Photovoltaic) Technology,rappresentano la nuova frontiera del fotovoltaico poichĆ© possono essere integrati nell’involucro edilizio. Questi pannelli solari vengono applicati su finestre e pensiline in vetro permettendo agli edifici di avere una maggiore resa energetica e una migliore estetica
In passato si utilizzava anche la tecnologiaĀ thin-film,Ā ovvero a film sottile. I vantaggi che dava erano diversi, tra i quali:
Prezzi più bassi
Migliore reazione alle temperatureĀ più elevateĀ (quindi in particolare dāestate)
La capacitĆ di catturare meglio laĀ luce diffusa, dunque in presenza di giornate nuvolose lavoravano meglio
Lo svantaggio maggiore era rappresentato dal fatto che occupavano molta più superficie per dover produrre la stessa energia. à vero che il costo dei pannelli solari era più basso, ma aumentavano altri costi di installazione.
A seconda della potenza di picco
Quando parliamo dellaĀ potenza di un pannello solareĀ ci riferiamo alla sua capacitĆ di generare energia fotovoltaica in condizioni ottimali. Questa ĆØ espressa inĀ watt di piccoĀ (Wp).
PerĀ calcolare la potenza di piccoĀ di un pannello fotovoltaico ĆØ necessario conoscere la massima tensione e la massima intensitĆ elettrica.
LaĀ formulaĀ per scoprirla ĆØ la seguente:
P (Wp) = Vmax * Imax
Considerando laĀ tensione nominale, solitamente ĆØ comune trovare dei pannelli solari a 12V e 24V di tensione. Tuttavia, nel caso di grandi impianti industriali, ĆØ possibile trovare moduli fotovoltaici a 48V.
Sulla base di questo, i pannelli solari residenziali hanno solitamente una potenza che si aggira attorno aiĀ 375 Wp.
A seconda della dimensione
Considerando la loroĀ dimensione, i pannelli fotovoltaici possono essere suddivisi in due categorie principali:
Moduli a 60 celle: disposte in 10 file da 6 celle ciascuna
Moduli a 72 celle:Ā disposte in 12 file da 6 celle ciascuna
Negli impianti fotovoltaici destinati all’uso domestico, i pannelli solari più comunemente installati sono quelli costituiti daĀ 60 celle. Al contrario, nei grandiĀ impianti industriali, dove il consumo energetico ĆØ significativamente maggiore, si tende a utilizzare pannelli solari daĀ 72 celle.
Dal punto di vista delle dimensioni, i pannelli solari aĀ 60 celleĀ misurano solitamenteĀ 164 cm x 99 cm, mentre i moduli fotovoltaici aĀ 72 celle hanno dimensioni di circaĀ 2 m x 1 m.
Ć importanteĀ considerare lo spazio occupatoĀ da questi moduli in relazione alla loro potenza. Molti potrebbero pensare che un pannello solare a 72 celle con una potenza di 400W sia necessariamente migliore di uno a 60 celle con una potenza di 340W. Tuttavia, bisogna tenere presente che il pannello a 72 celle occupa più spazio e ha un peso significativamente maggiore. Inoltre, i pannelli solari a 60 celle sono più piccoli e maneggevoli, il che li rende più adatti per l’installazione su tetti residenziali.
Altri tipi di pannelli solari
Come anticipato,Ā la tecnologia si sta evolvendoĀ anche nel campo fotovoltaico e ogni giorno vengono fatti nuovi esperimenti per trovare sempre più modi per sfruttare lāenergia solare.
Alcuni dei pannelli solari che si stannoĀ sperimentandoĀ sono:
Pannelli solari notturni: Questa ĆØ una delle innovazioni più rivoluzionarie nel settore dell’energia solare. Tradizionalmente, i pannelli solari producono energia soltanto durante il giorno, quando sono esposti alla luce solare. Tuttavia, alcuni ricercatori stanno sperimentando nuovi materiali e tecnologie che consentono ai pannelli solari di generare energia anche durante la notte, sfruttando fonti di energia alternative come il calore residuo o la radiazione infrarossa. Questo potrebbe potenzialmente ampliare considerevolmente l’accesso all’energia solare, rendendola disponibile anche quando il sole non ĆØ visibile
Pannelli solari flessibili: Questi pannelli sono realizzati con materiali flessibili che consentono loro di adattarsi a superfici curve o irregolari. Questa flessibilità li rende ideali per applicazioni dove i pannelli solari tradizionali non possono essere utilizzati, come su veicoli, abbigliamento o strutture architettoniche curvilinee. I pannelli solari flessibili offrono maggiore versatilità di installazione e possono essere più resistenti agli urti e alle vibrazioni rispetto ai loro omologhi rigidi
Vetro fotovoltaico: Questa tecnologia integra celle solari direttamente nel vetro delle finestre o delle facciate degli edifici, consentendo loro di generare energia senza occupare spazio aggiuntivo. Il vetro fotovoltaico può essere trasparente o semi-trasparente, consentendo alla luce solare di passare attraverso e illuminare gli interni degli edifici mentre genera energia. Questa soluzione ĆØ particolarmente interessante per l’integrazione architettonica, poichĆ© consente di combinare la funzione di generazione di energia con l’estetica degli edifici
Nonostante lāefficienza di questi nuovi dispositivi sia nettamente inferiore a quella dei pannelli fotovoltaici classici, lāevoluzione ci fa capire cheĀ siamo solo allāinizioĀ della trasformazione del mondo del fotovoltaico.
Dove installare i pannelli fotovoltaici?
Prima di concludere il nostro articolo ci teniamo a darti un’ultima, importante informazione, ovveroĀ dove si possono installare pannelli fotovoltaici.
La prima cosa da dire ĆØ che la normativa di riferimento per l’installazione degli impianti fotovoltaici, identificata nellaĀ Legge n.° 34 del 27 aprile 2022, ha introdotto semplificazioni significative, specialmente per i modelli con potenzaĀ fino a 200 kW. Questi sono stati equiparati a soluzioni per la manutenzione ordinaria, riducendo notevolmente la complessitĆ delle procedure.
Per quanto riguarda dove si possono installare i pannelli fotovoltaici, ilĀ tetto ĆØ la scelta classica,Ā soprattutto su tetti piani o a falda. Tuttavia, ĆØ possibile installarli anche:
Sulla facciata dell’edificio
Sul balcone
A terra

Impianto monofase o trifase.
Entrambi i sistemi, sia il monofase che il trifase, si riferiscono ai circuiti elettrici attraversati dalla corrente alternata. Come suggerisce il nome, la distinzione principale tra i due risiede principalmente nelĀ numero di fasi. Il circuito monofase ĆØ basato su unaĀ singola fase, mentre quello trifase fa uso di tre cavi di fase accompagnati dal cavo neutro; l’interazione tra le due tipologie avviene nelle cabine elettriche.
Di solito, la corrente elettrica monofase ĆØ destinata all’usoĀ domestico, a differenza di quella trifase, che trova impiego in impianti elettrici di grandi dimensioni e in contesti logistici e di trasporto. La discrepanza principale tra questi due sistemi ĆØ identificabile nellaĀ tensione: nel sistema monofase, la tensione tra fase e neutro ĆØ diĀ 230 V, mentre nel trifase si registra una tensione diĀ 400 VĀ tra le due fasi e diĀ 230 VĀ tra la fase e il neutro.
NegliĀ impianti fotovoltaiciĀ residenzialiĀ ĆØ la potenza installata a determinare la necessitĆ di avere un sistema monofase o trifase (e tutte le derivate componenti – comeĀ inverterĀ eĀ contatore, per esempio – settate di conseguenza). Si può sostenere che, in linea di massima, la connessione avviene in bassa tensione (BT) monofase per tutte le potenze nominali dāimpiantoĀ inferiori aĀ 6 kWp, in bassa tensione trifase fino a una potenza diĀ 50 kWp, mentre per le potenze superiori aĀ 75 kWpĀ gli impianti solitamente sono allacciati in media tensione (MT) grazie allāapporto di un trasformatore.
Il sistema monofase
Un sistema fotovoltaicoĀ monofaseĀ rappresenta un impianto che opera utilizzando una singola fase di corrente alternata, costituendo cosƬ una delle soluzioni più diffuseĀ eĀ sempliciĀ per soddisfare le esigenze energetiche di residenze, piccole attivitĆ commerciali e altri contesti caratterizzati da un consumo energetico contenuto. Questo tipo di impianto ĆØ strutturato con unĀ unico circuito elettrico, il quale si concentra principalmente sull’alimentazione di dispositivi a bassa tensione come elettrodomestici e sistemi a basso voltaggio.
Data la natura della corrente monofase, la quale generalmente presenta una tensione più bassa, l’utilizzo di tale impianto ĆØ particolarmente indicato per leĀ necessitĆ domestiche, poichĆ© la maggior parte delle utenze residenziali non richiede elevate tensioni. Ć rilevante notare che i sistemi monofase presentano dei limiti in termini di potenza massima erogabile. In genere, tali impianti sono in grado di fornire una potenza massima compresaĀ tra i 10 e i 15 kilowatt (kW), una caratteristica che li rende meno idonei per applicazioni ad alta potenza come quelle riscontrabili in ambito industriale.
La preferenza verso un impianto fotovoltaico monofase nelle residenze e nelle piccole attività commerciali è dunque motivata dalla loro semplicità  di installazione e gestione, nonché dalla capacità di soddisfare in modo efficace le esigenze energetiche di tali contesti. Tuttavia, per applicazioni caratterizzate da un fabbisogno energetico elevato, come fabbriche e grandi imprese, si rende necessario ricorrere a soluzioni più complesse e potenti, in grado di garantire una fornitura energetica adeguata alle necessità  specifiche.
Il sistema trifase
Un impianto fotovoltaicoĀ trifase, al contrario di quello monofase, si compone di tre circuiti elettrici distinti, all’interno dei quali fluisce una corrente alternata divisa in tre fasi. Queste fasi, pur mantenendo la stessa tensione e frequenza, presentano uno sfasamento diĀ 120 gradiĀ l’una rispetto all’altra. L’utilizzo predominante della corrente trifase ĆØ riscontrabile negli ambienti industriali, dove, a paritĆ di potenza, rappresenta una scelta vantaggiosa dal punto di vista economico. In aggiunta, la sua diffusione in questo ambito ĆØĀ giustificataĀ dalla sua facilitĆ di realizzazione, affidabilitĆ e potenza, nonchĆ© dalla sua capacitĆ di alimentare motori asincroni trifase, ampiamente utilizzati nelle struttureĀ industriali.
Un aspetto fondamentale da considerare ĆØ che i sistemi trifase offrono unaĀ maggioreĀ efficienza energetica e una stabilitĆ di tensione superiore rispetto a quelli monofase. Questi sono in grado di alimentare apparecchiature che richiedono una tensione costante e una potenza elevata, garantendo un funzionamento stabile e affidabile.
Tuttavia, rispetto a un impianto fotovoltaico monofase, quelli trifase richiedono un’infrastruttura più complessa in quanto sono composti da tre conduttori di alimentazione anzichĆ© uno solo. Questa maggiore complessitĆ si traduce anche in un costo iniziale più elevatoĀ per l’installazione. Nonostante ciò, nel lungo periodo, i sistemi trifase possono offrire significativi vantaggi in termini di efficienza energetica e affidabilitĆ , rendendo cosƬ l’investimento iniziale ammortizzabile nel tempo.
Impianto fotovoltaico monofase o trifase per la propria casa?
Decidere tra un impianto fotovoltaico monofase e uno trifase richiede un’analisi attenta delleĀ necessitĆ energetiche:
Dell’edificio
Degli apparecchi da alimentare
GliĀ impianti monofaseĀ sono più diffusi nelle residenze diĀ dimensioni ridotte e medie, presentando un’opzione conveniente e di facile installazione.
Tuttavia, nel caso in cui si preveda l’utilizzo diĀ carichi ad alta potenzaĀ o si intenda alimentareĀ attrezzature industriali, potrebbe risultare più vantaggioso optare per unĀ impianto trifase.
Ć altresƬ cruciale considerare le eventualiĀ future esigenze energetiche, come l’acquisto di veicoli elettrici o l’installazione di dispositivi che richiedono una maggiore potenza. In tali circostanze, unĀ impianto trifaseĀ offre una maggiore flessibilitĆ e capacitĆ di gestire carichi più pesanti.
Come giĆ anticipato, unĀ sistema fotovoltaico trifaseĀ generalmente viene installato in presenza di potenze elettricheĀ superiori ai 6 kWp, decisamente sproporzionato rispetto al tradizionaleĀ 1,5 kWpĀ richiesto per lāalimentazione delle utenze domestiche. Un sistema trifase viene dunque richiesto nel momento di supporto di un carico elettrico importante.
à importante specificare, però, che per quanto riguarda questa scelta in ambito fotovoltaico, attualmente sono presenti inverter fotovoltaici trifase anche con potenze inferiori ai 6 kWp. Inoltre, per impianti fotovoltaici da installare su contatori fino a 3 kWp è possibile scegliere inverter monofase solo per potenze installate fino a 6 kWp (o comunque con differenze di potenza mai superiori a 3 kWp), poiché i gestori elettrici consentono sfasamenti solo fino a differenza di potenza da 3 kWp, mentre per gli impianti con potenze nominali superiori o uguali a 6 kWp si rende obbligatorio installare uno o più inverter trifase.
Tuttavia, ĆØ importante notare che la scelta di un impianto monofase o trifase e di un impianto fotovoltaico con o senzaĀ sistema di accumuloĀ dipende dalle esigenze specifiche dell’edificio e del consumatore, nonchĆ© dalle fonti di energia disponibili. Ti consigliamo però di consultare sempre unĀ professionista espertoĀ per determinare la soluzione migliore per le proprie esigenze.
Schema di un impianto fotovoltaico.
Quando si progetta uno schema fotovoltaico per un impianto medio da 3 kW, ĆØ essenziale considerare diverseĀ componentiĀ che assicurano il corretto funzionamento dell’impianto e la massimizzazione dell’energia solare captata.
Ecco una panoramica dello schema elettrico di un impianto fotovoltaico, ovvero le sueĀ principaliĀ componenti:
Campo fotovoltaico:Ā Questo ĆØ il cuore dell’impianto fotovoltaico, composto da un insieme di moduli fotovoltaici (o pannelli solari) che convertono la luce solare in elettricitĆ . Questi moduli sono solitamente montati su supporti strutturali solidi, come telai o strutture di montaggio appositamente progettate, e sono posizionati in modo da massimizzare l’esposizione alla luce solare durante il giorno
Sezionatore:Ā Il sezionatore ĆØ un dispositivo di interruzione che consente di isolare il sistema fotovoltaico dalla rete elettrica principale. Questo componente ĆØ fondamentale per la sicurezza dell’impianto, in quanto consente di interrompere il flusso di corrente in caso di manutenzione, emergenza o altri eventi imprevisti
Inverter fotovoltaico:Ā L’inverter ĆØ un componente critico che converte la corrente continua (DC) generata dai pannelli solari in corrente alternata (AC) utilizzabile per l’alimentazione degli apparecchi elettrici domestici o per l’iniezione nella rete elettrica pubblica. Gli inverter fotovoltaici sono disponibili in diverse dimensioni e configurazioni, e la loro scelta dipende dalle specifiche dell’impianto e dalle esigenze dell’utente finalefunzionamento inverter fotovoltaico – schema
Sistema elettronico di montaggio:Ā Questo sistema comprende tutti i componenti necessari per fissare saldamente i moduli fotovoltaici alla struttura di supporto, che può essere un tetto, un terreno o una struttura autonoma. Questo componente ĆØ essenziale per garantire la stabilitĆ e l’affidabilitĆ dell’impianto nel tempo, soprattutto in presenza di vento, pioggia o altre condizioni meteorologiche avverse
Contatore di produzione:Ā Questo dispositivo misura l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e la registra per scopi di monitoraggio, fatturazione e reporting. Il contatore di produzione fornisce informazioni importanti sull’efficienza dell’impianto e sull’energia generata, consentendo agli utenti di valutare le prestazioni e il rendimento dell’investimento nel tempo
Contatore bi-direzionale:Ā In alcuni contesti, soprattutto dove ĆØ previsto l’incentivazione o la compensazione dell’energia elettrica prodotta, viene installato un contatore bi-direzionale. Questo tipo di contatore registra sia l’energia consumata dalla rete elettrica principale che l’energia iniettata dalla produzione solare nell’impianto, consentendo una misurazione accurata del bilancio energetico netto
Queste componenti, quando integrate in uno schema fotovoltaico ben progettato e installato, consentono diĀ sfruttareĀ al meglio l’energia solare per la produzione di elettricitĆ pulita e sostenibile.
Il campo fotovoltaico
Per campo fotovoltaico si intende lāinsieme dei moduli fotovoltaici dellāimpianto. Per esempio, per un impianto fotovoltaico di circa 3 kW basteranno mediamenteĀ 13-15 moduliĀ da 200-200 Watt collegati in serie.
Producendo energia in corrente continua, al campo fotovoltaico sarĆ necessaria lāapplicazione di unĀ inverter fotovoltaico, dispositivo che trasforma la corrente continua in corrente alternata. Prima di passare dallāinverter, però, lo schema impianto prevede il collegamento della stringa al sezionatore.
Il sezionatore
Come si ĆØ detto nel paragrafo sopra, la stringa di moduli fotovoltaici deve essere collegata a un appositoĀ sezionatoreĀ in modo da poter poi essere connessa allāinverter per la commutazione della corrente da continua ad alternata.
Il sezionatore ĆØ una misura di sicurezza che permette di scollegare il campo fotovoltaico in caso di interventi sulla rete o sullāimpianto, e tale misura preventiva ĆØ prevista dalla norma CEI 64-8. Inoltre, grazie a degli appositiĀ scaricatori, il sezionatore ti dĆ la possibilitĆ di staccare, salvandolo, lāimpianto fotovoltaico in caso di picchi di tensione o scariche atmosferiche.
Lāinverter
L’inverter riveste un ruoloĀ fondamentaleĀ negli impianti fotovoltaici, poichĆ© svolge la funzione di trasformare la corrente continua (DC) generata dai moduli fotovoltaici in corrente alternata (AC) utilizzabile sia all’interno dell’abitazione che per l’inserimento nella rete elettrica pubblica. Inoltre, l’adeguata dimensione dell’inverter ĆØ cruciale per garantire il massimo rendimento dell’impianto.
Per esempio, nel caso di un impianto fotovoltaico con una potenza nominale di 3 kW, l’inverter sarĆ progettato perĀ gestireĀ un carico di potenza massima di 3 kW (o 3000 watt) in entrata. Questo significa che l’inverter deve essere in grado di gestire l’intera capacitĆ di produzione dei moduli fotovoltaici collegati ad esso, senza rischi di sovraccarico o surriscaldamento.
Inoltre, laĀ dimensioneĀ dell’inverterĀ ĆØ direttamente correlata alla disposizione dei moduli fotovoltaici. Ogni stringa di moduli fotovoltaici sarĆ configurata in modo tale da fornire una potenza complessiva che si adatti alle specifiche dell’inverter. Questo processo ĆØ noto come “dimensionamento delle stringhe” e implica la progettazione di stringhe di moduli che forniscono una tensione e una corrente che rientrano nei limiti di ingresso dell’inverter.
Nota tecnica: Gli inverter moderni possono includere ottimizzatori di potenza per migliorare lāefficienza in presenza di ombreggiamenti.
Sistema elettronico di monitoraggio
Un efficiente sistema di monitoraggio ti permetterĆ di intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamento del tuo impianto fotovoltaico. A tal proposito, Otovo ti offre la suaĀ App di monitoraggio:Ā installabile gratuitamenteĀ sul proprio smartphone ti aiuterĆ a salvaguardare il funzionamento e la produzione dei tuoi pannelli solari.
Il contatore di produzione
Definito anche ācontatore GSEā, questo contatore ti permette di misurare tutta lāenergia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico; dunque, viene misurata sia lāenergia autoconsumata sul momento, che quella non autoconsumata e quindi immessa nella rete nazionale.
Per misurare la quantitĆ di energia autoconsumata ĆØ necessarioĀ sottrarreĀ a tutta lāenergia prodotta la quantitĆ di energia immessa in rete.
Energia autoconsumata = energia prodotta – energia immessa in rete
Nel caso dellāautoconsumoĀ istantaneoĀ (cioĆØ al momento stesso della produzione del tuo impianto) lāenergia viene direttamente utilizzata per il tuo consumo domestico; nel caso, invece, non ci fosse richiesta diretta di energia da parte dellāutente, lāenergia prodotta andrĆ ad accumularsi in un secondo contatore, dettoĀ contatore bi-direzionale, per essere immessa in rete.
Il contatore bi-direzionale
Come spiegato nel paragrafo precedente, il contatore bi-direzionale immagazzina lāenergia che non viene autoconsumata sul momento, ma che ĆØ in attesa di essere immessa in rete. Tale dispositivo, proprio per questo motivo, ti sarĆ necessario per loĀ Scambio sul posto!
Questo contatore misura i due flussi di elettricitĆ : tutta lāenergia che ĆØ stata immessa in rete e tutta quella prelevata dalla rete. Insomma, misura le āentrateā e le āusciteā di elettricitĆ dal sistema domestico. Lāenergia in autoconsumo non passa quindi da questo contatore e non dovrĆ pertanto venir conteggiata dallāoperatore elettrico in bolletta.

Tipologie di schema di un impianto fotovoltaico
Approfondiamo ulteriormente il tema dello schema di un impianto fotovoltaico, esaminando dueĀ categorieĀ principali, ognuna con caratteristiche distintive:
Impianto Grid-Connected: Questa tipologia di impianto ĆØ collegata alla rete elettrica nazionale. Ciò consente l’immissione dell’energia prodotta nella rete stessa. In questo modo, l’energia può essere utilizzata quando necessario, garantendo una flessibilitĆ di consumo ottimale per gli utenti. Quando l’impianto produce più energia di quella consumata, l’energia in eccesso viene riversata nella rete elettrica, permettendo agli utenti di ricevere crediti energetici o di ottenere compensazioni economiche, a seconda delle politiche di incentivazione vigenti nel paese
Impianto Stand Alone: Gli impianti stand alone, al contrario, non sono collegati alla rete elettrica nazionale. Tuttavia, sono dotati di un accumulatore che conserva l’energia generata dai pannelli solari. Questo permette il suo utilizzo anche in assenza di radiazione solare diretta. Le batterie utilizzate in questi sistemi di accumulo sono specificamente progettate per garantire una conservazione efficiente dell’energia elettrica nel tempo.
Inoltre, gli impianti stand alone presentano un ulteriore componente essenziale: ilĀ regolatore di carica. Questo dispositivo gestisce il processo di carica e scarica delle batterie, regolando il flusso di energia in ingresso e in uscita. Il regolatore di carica ĆØ cruciale per preservare la durata di vita delle batterie, regolando con precisione le fasi di carica e scarica in base alle condizioni ambientali e alle esigenze energetiche dell’impianto.
L’integrazione di batterie e regolatori di carica in un impianto stand alone consente una gestioneĀ efficienteĀ dell’energia prodotta, garantendo un’adeguata disponibilitĆ di energia anche durante i periodi di bassa luminositĆ solare o di assenza di radiazione solare diretta. Questo rende gli impianti stand alone una soluzione ideale per aree remote o isolate, dove l’accesso alla rete elettrica nazionale potrebbe essere limitato o non disponibile.
Schema di un impianto fotovoltaico con accumulo.
UnĀ impianto fotovoltaico con accumuloĀ ĆØ un sistema che combina pannelli solari per la generazione di energia elettrica con dispositivi di accumulo dell’energia, leĀ batterie, per immagazzinare l’energia prodotta per un utilizzo futuro.
L’utilizzo degli impianti fotovoltaici con accumulo ĆØ una pratica sempre più diffusa perĀ ottimizzare l’efficienza e l’autonomia energetica.
Di seguito ti elenchiamo lo schema di un impianto fotovoltaico con accumulo, questo tipo di schema di collegamento offre una serie di vantaggi e passaggi chiave che vale la pena esaminare in dettaglio:
Assorbimento delle radiazioni solari e conversione della corrente:Ā Il funzionamento inizia con l’assorbimento delle radiazioni solari da parte dei pannelli fotovoltaici, che convertono questa energia solare in energia elettrica. Inizialmente, l’energia prodotta ĆØ sotto forma di corrente continua (CC), che viene quindi convertita in corrente alternata (CA) grazie all’inverter. Questo processo rende l’energia compatibile con le esigenze domestiche o industriali
Utilizzo istantaneo:Ā L’energia convertita può essere immediatamente utilizzata per soddisfare le esigenze energetiche dell’utente al momento della produzione
Accumulo nell’unitĆ di storage:Ā L’eventuale surplus di energia rispetto al fabbisogno immediato può essere immagazzinato nell’apposita unitĆ di accumulo
Prelievo dall’unitĆ di storage:Ā Quando c’ĆØ una carenza di energia, ad esempio durante la notte o in periodi di alta richiesta, l’energia immagazzinata può essere prelevata per soddisfare le esigenze dell’utente, garantendo un approvvigionamento energetico costante
Immissione in rete (se applicabile):Ā Se l’unitĆ di accumulo ĆØ piena e c’ĆØ ancora un surplus di energia, ĆØ possibile iniettare l’energia restante nella rete elettrica pubblica, consentendo agli utenti di ricevere crediti o rimborsi per l’energia immessa
Un impianto fotovoltaico con accumulo offre diversiĀ vantaggiĀ rispetto a un sistema fotovoltaico tradizionale che ĆØ direttamente collegato alla rete elettrica senza dispositivi di accumulo.
Ecco alcuni dei principaliĀ vantaggiĀ di un impianto fotovoltaico con accumulo:
Autosufficienza energetica:Ā Gli impianti fotovoltaici con accumulo consentono agli utenti di utilizzare l’energia solare prodotta direttamente sul posto, riducendo cosƬ la dipendenza dalla rete elettrica pubblica. Questo ĆØ particolarmente utile in aree remote o in situazioni in cui l’accesso alla rete elettrica può essere limitato o costoso
Riduzione delle bollette energetiche:Ā Immagazzinando l’energia solare prodotta durante il giorno, gli utenti possono utilizzare l’energia accumulata durante le ore notturne o in periodi di scarsa irradiazione solare, riducendo cosƬ la dipendenza dall’acquisto di energia elettrica dalla rete elettrica e diminuendo le bollette energetiche
FlessibilitĆ e sicurezza:Ā Gli impianti fotovoltaici con accumulo offrono una maggiore flessibilitĆ nell’uso dell’energia solare, consentendo agli utenti di gestire meglio il proprio consumo energetico e di essere meno vulnerabili a interruzioni di corrente o aumenti dei prezzi dell’elettricitĆ sulla rete elettrica pubblica
Riduzione delle emissioni di gas serra:Ā Utilizzando l’energia solare per soddisfare parte o tutto il proprio fabbisogno energetico, gli impianti fotovoltaici con accumulo contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale associato alla produzione di energia elettrica da fonti fossili
Nell’infografica riassuntivaĀ sottostante trovi tutti i vantaggi di un impianto fotovoltaico con accumulo.
I principali vantaggi di un impianto fotovoltaico con accumulo
Tuttavia, ĆØ importante notare che gli impianti fotovoltaici con accumulo richiedono unĀ investimentoĀ iniziale più elevato rispetto ai sistemi fotovoltaici tradizionali collegati direttamente alla rete elettrica. Inoltre, la dimensione e la capacitĆ delle batterie di accumulo devono essere adeguatamente dimensionate per soddisfare le esigenze energetiche dell’utente e per massimizzare l’efficienza complessiva del sistema.
Nonostante questi costi iniziali più elevati, gli impianti fotovoltaici con accumulo stanno diventando sempre più popolari, poichĆ© offrono una soluzione sostenibile, efficiente ed ecologica per la produzione e l’utilizzo dell’energia solare.
Vediamo ora ilĀ funzionamentoĀ del fotovoltaico con accumulo!
Le radiazioni solari, una fonte energetica pulita e inesauribile,Ā incidonoĀ sui pannelli solari, dove vengono trasformate in energia elettrica. Successivamente, l’inverterĀ svolge un ruolo fondamentale nel processo, convertendo l’energia continua generata dai pannelli solari in energia alternata, pronta per essere utilizzata negli apparecchi elettrici domestici e industriali.
Una volta che l’energia ĆØ stata convertita, ci sono diverseĀ modalitĆ Ā attraverso le quali può essere impiegata:
Consumo diretto: L’utenza può consumare l’energia prodotta durante la fase di produzione. Questo significa che l’energia solare viene utilizzata direttamente dagli apparecchi elettrici in funzione al momento della sua produzione, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e contribuendo a un maggiore autoconsumo energetico
Immissione nella rete elettrica: Se l’energia prodotta supera il consumo dell’utenza durante il giorno, l’energia in eccesso può essere immessa nella rete elettrica nazionale. In questo modo, l’utente può beneficiare di politiche di incentivazione come la tariffa di scambio o la vendita dell’energia in eccesso, contribuendo anche alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’efficienza del sistema energetico globale
Immagazzinamento nell’accumulatore: Un’altra opzione ĆØ immagazzinare l’energia prodotta nella batteria di accumulo. Questo ĆØ particolarmente utile durante i periodi in cui la produzione solare ĆØ maggiore rispetto al consumo dell’utenza, consentendo di accumulare l’energia in eccesso per l’utilizzo in momenti di scarsa o assente produzione solare, come durante la notte o in giornate nuvolose
Ogni modalitĆ di utilizzo dell’energia solare haĀ vantaggiĀ eĀ svantaggi, e la scelta dipende dalle esigenze specifiche dell’utente, dalle condizioni ambientali e dalle politiche energetiche locali. La flessibilitĆ offerta dalla tecnologia solare, insieme alle opzioni di gestione dell’energia, contribuisce a promuovere l’adozione di soluzioni sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale dei sistemi energetici tradizionali.
Ecco un’infografica riassuntivaĀ dello schema di un impianto fotovoltaico con accumulo e del suo funzionamento.
In questo processo, ĆØ essenziale che tutti i componenti dello schema di impiantoĀ funzioninoĀ correttamente ed efficientemente. Anche un ombreggiamento su un singolo modulo o cella potrebbe causare un passaggio di corrente inversa, generando l’effettoĀ hot-spotĀ e potenzialmente danneggiandoĀ il sistema.
Per evitare problemi di funzionamento che potrebbero compromettere l’efficacia dell’impianto e danneggiare i suoi componenti, ĆØ consigliabile utilizzare unĀ software fotovoltaico. Questo software, attraverso una diagnosi operativa, segnala eventuali anomalie ed errori di progettazione, verificando le prescrizioni. Inoltre, permette di disegnare e completare automaticamente lo schema elettrico dell’impianto fotovoltaico.

Come collegare i pannelli solari: in serie o in parallelo?
Oltre alla corretta disposizione fisica dei pannelli fotovoltaici, un aspetto cruciale nell’installazione di un impianto fotovoltaico domestico ĆØ la regolazioneĀ dei livelli di voltaggio e corrente in uscita. Questo processo determina non solo il tipo di collegamento dei pannelli solari tra di loro, ma anche laĀ configurazioneĀ complessiva del circuito fotovoltaico.
La regolazione dei parametri di voltaggio e corrente ĆØ essenziale per ottimizzare l’efficienza dell’impianto e garantire un’adeguata produzione di energia solare. Questa fase richiede unaĀ valutazioneĀ attenta delle caratteristiche e delle specifiche tecniche di ciascun pannello solare, nonchĆ© delle condizioni ambientali e di installazione.
Esistono diverseĀ configurazioniĀ di collegamento per i pannelli fotovoltaici, tra cui:
Il collegamentoĀ in serie
Il collegamentoĀ in parallelo
Una combinazione di entrambi (collegamentoĀ misto)
Cosa cambia tra collegare i pannelli solari in serie o in parallelo?
Il modo in cui siĀ collegano i pannelli solari, che sia in serie o in parallelo, ha un impatto significativo sulla configurazione e sulle prestazioni globali del sistema fotovoltaico.
Quando si collegano i pannelli solariĀ in serie, il polo positivo di un pannello ĆØ connesso al polo negativo del successivo. Questa configurazione aumenta la tensione complessiva del sistema poichĆ© le tensioni dei singoli pannelli si sommano. Sebbene l’intensitĆ di corrente rimanga costante in un circuito in serie, la tensione totale aumenta. Questo tipo di collegamento ĆØ spesso preferito in situazioni che richiedono una tensione più alta, come nei sistemi di batterie per veicoli o negli impianti residenziali con tensioni di sistema elevate
D’altro canto, quando i pannelli solari sono collegatiĀ in parallelo, i poli positivi dei pannelli sono collegati tra loro e lo stesso vale per i poli negativi. In questo caso, la tensione rimane costante, ma l’intensitĆ di corrente si somma. Il collegamento in parallelo ĆØ comunemente adottato quando si desidera mantenere una tensione costante ma aumentare la corrente disponibile, ad esempio in sistemi di batterie per applicazioni industriali o commerciali
Le principaliĀ differenzeĀ tra i due tipi di collegamento riguardano quindi la tensione e la corrente complessive del sistema. La scelta tra collegamento in serie o in parallelo dipende dalle specifiche esigenze dell’applicazione, inclusi i requisiti di tensione e corrente, la configurazione del sistema e le condizioni ambientali.
Un’installazione correttamente configurata non soloĀ massimizzaĀ la produzione di energia solare, ma contribuisce anche aĀ garantireĀ la sicurezza e l’affidabilitĆ dell’impianto nel lungo termine. Pertanto, ĆØ consigliabile affidarsi aĀ professionistiĀ esperti nel settore per garantire una corretta progettazione e installazione dell’impianto fotovoltaico domestico.
Di seguito ti spieghiamo cosa significa collegare i pannelli solariĀ in paralleloĀ oĀ in serie, le principali differenze e modalitĆ di installazione.
Il collegamento in serie dei pannelli solari
Il collegamento in serie dei pannelli solari implica il collegamento dellāuscitaĀ positivaĀ di un modulo fotovoltaico allāuscitaĀ negativaĀ di un altro, creando cosƬ una stringa connessa in serie. Questa stringa può comprendere in mediaĀ da 2 a 20 moduli fotovoltaici, anche se il numero esatto dipende dallaĀ tipologiaĀ deiĀ componentiĀ utilizzati e da altri vincoli specifici del sistema.
Quando si collegano più pannelli in serie, i voltaggi dei singoli moduli vengono sommati tra loro, mentre le correnti rimangono inalterate. Per esempio, se si collegano in serie 5 pannelli solari da 12 V e 4 A, si otterrà una tensione di uscita complessiva di 60 V e una corrente di 4 A. Utilizzando la formula della potenza (W = V x I), si può calcolare che la potenza fornita dalla stringa sarà di 240 W.
Questo tipo di connessione ĆØ spesso utilizzato quando ĆØ necessarioĀ aumentare la tensione complessiva del sistema, ad esempio per adattarsi ai requisiti di tensione di specifiche applicazioni o per ottimizzare l’efficienza del sistema in determinate condizioni di illuminazione.
Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori, come la perdita di potenza dovuta alla resistenza interna dei cavi e delle connessioni, nonché la possibilità di riduzione delle prestazioni complessive del sistema in caso di guasti o ombreggiamenti parziali su uno o più pannelli della stringa.
Il collegamento in parallelo dei pannelli solari
à relativamente limitato il numero di moduli solari fotovoltaici che possono essere collegati in serie, perciò, per ottenere una maggiore potenza di quella che può fornire una stringa di moduli in serie, sarà necessario collegare i pannelli solari in parallelo con più stringhe composte ciascuna dallo stesso numero di moduli.
I collegamenti in parallelo di pannelli solari fotovoltaici sonoĀ complementariĀ a quelli in serie e si effettuano collegando il polo positivo di un modulo (o di una stringa) al polo positivo di un altro modulo (o di unāaltra stringa); si procederĆ in maniera analoga anche con i poli negativi, che verranno anchāessi connessi tra loro.
I pannelli solari in parallelo non determinano la variazioneĀ della tensione del sistema,Ā mentreĀ le correnti si sommano.Ā Quindi, per fare un esempio: se si collegano in parallelo 5 moduli da 12 V 4 A, si avrĆ una corrente di uscita di 20 A a 12 V e la potenza fornita dal sistema sarĆ , usando la formula W = V x I: 12 x 20 = 240 W, ovvero lo stesso valore che si otteneva con il collegamento in serie.
Per quanto riguarda questa particolare tipologia di collegamento è importante, però, fare alcune specificazioni. Il collegamento sarà  molto semplice se se si è in possesso di due pannelli solari di uguale tensione e potenza.
à importante notare che il collegamento dei pannelli solari sarà più efficiente se si rispettano le seguenti condizioni:
I pannelli solari fotovoltaici devono essere posizionatiĀ vicini tra loroĀ e orientati con laĀ stessa angolazione.
La sezione del cavo elettrico di collegamento deve essere dimensionata correttamente in base allaĀ distanzaĀ tra i pannelli.
I moduliĀ non devono ombreggiarsi reciprocamenteĀ e devono essere posizionati lontani da fonti di ombreggiamento.
Ć consigliabile utilizzareĀ scatole di derivazioneĀ per collegare in modo ordinato i terminali dei moduli solari.
Se si hanno a disposizione due pannelli fotovoltaici di uguale tensione ma di diversa potenza, si possono collegare tranquillamente in parallelo. Non è il caso, invece, se i due pannelli solari sono sia di potenza che di tensione diversa: in questo caso non sarà possibile collegarli in parallelo, poiché quello con la tensione più bassa si comporterebbe come un carico e inizierebbe ad assorbire corrente anziché produrne.


Serie VS Parallelo
Esploriamo ora con maggior dettaglio il funzionamento dei pannelli solari, considerando le diverseĀ configurazioniĀ di collegamento in serie e in parallelo in base a importanti variabili:
Connettori MC4: L’utilizzo dei connettori MC4 riveste un ruolo cruciale nel collegamento dei pannelli solari, sia in modalitĆ serie che parallelo. Questi connettori forniscono terminali positivi e negativi che semplificano il collegamento tra i pannelli solari. Nel caso del collegamento in serie, le tensioni di ogni pannello solare vengono sommate. D’altra parte, nel collegamento in parallelo, si somma la corrente proveniente da ciascun singolo pannello solare
Lista delle componenti: La decisione di collegare i pannelli solari in serie o in parallelo richiede l’attenzione a diversi fattori. Innanzitutto, ĆØ fondamentale la scelta del tipo di pannello solare, che può essere monocristallino o policristallino. Un secondo aspetto da considerare ĆØ la dimensione complessiva dei pannelli solari. Il numero di celle solari che possono essere collegate in serie o in parallelo dipende dalle dimensioni dei pannelli. Il collegamento in parallelo aumenta la corrente, mentre il collegamento in serie incrementa la tensione
Ombreggiamento: Le fluttuazioni nella produzione di energia solare durante il giorno e l’anno sono influenzate dalla posizione del sole e possono essere compromesse da ombre e nuvole. Se un pannello solare collegato in parallelo ĆØ parzialmente ombreggiato, si verifica una significativa riduzione della produzione di energia solo dal pannello interessato, mentre gli altri rimangono intatti. Al contrario, se un pannello solare collegato in serie ĆØ ombreggiato, la produzione di energia di tutto il circuito cala proporzionalmente
Caricamento della batteria: Considerando anche gli altri componenti del sistema fotovoltaico, come le batterie, va notato che i pannelli solari collegati in parallelo producono una tensione relativamente bassa, mentre una configurazione in serie può generare una tensione totale molto più elevata, a seconda delle caratteristiche specifiche dei pannelli.
Per il proprio impianto, sonoĀ meglioĀ i pannelli solari in serie o in parallelo?
Solitamente, le persone optano per il collegamento in serie dei pannelli solari, una scelta che si traduce in un risparmio sui cavi, poiché è un processo semplice e non richiede strumenti speciali. Il parametro cruciale da tenere presente è la tensione solare massima del regolatore di carica. à essenziale verificare che la tensione massima prevista dalla serie di pannelli non superi tale limite.
Quando invece si decide di collegare i pannelli solariĀ in parallelo, ĆØ necessario dedicare maggiore attenzione. Inizialmente, ĆØ fondamentale determinare laĀ corrente massimaĀ di carica prevista dal regolatore e assicurarsi che tutti i cavi e l’attrezzatura siano adeguatamente dimensionati per gestire tale ammontare di corrente. Inoltre, ĆØ importante notare che l’accumulatore deve essere caricato secondo leĀ raccomandazioni, poichĆ© superare tali limiti potrebbe ridurne la durata nel tempo.
Ma quindi? Per il proprio impianto fotovoltaico ĆØ meglio collegare i pannelli in parallelo o in serie? La risposta ĆØ:Ā dipende.
Come abbiamo visto nel corso di questo articoli, 5 ipotetici pannelli solari collegati in serie o in parallelo forniscono la stessa potenza. Perciò, collegherai i moduli in modo tale da ottenere la tensione desiderata, mentre aumenterai la corrente con circuiti in parallelo per ottenere la potenza voluta dal sistema.
La maggior parte degli impianti fotovoltaici domestici optano per una combinazione di collegamenti in parallelo e in serie. In pratica, una o più stringhe di pannelli connessi in serie per accrescere il voltaggio di uscita vengono collegate fra loro in parallelo per aumentare la corrente e, di conseguenza, la potenza di uscita in watt.
Quali sono le dimensioni minime e massime di un pannello solare fotovoltaico?
Per comprendere appieno la dimensione dei pannelli fotovoltaici, è cruciale tenere conto delle variazioni presenti nel mercato e delle specifiche esigenze di installazione. I pannelli solari di dimensioni ridotte rappresentano una soluzione ideale per spazi limitati, poiché richiedono una riduzione delle loro dimensioni per adattarsi alla superficie disponibile.
I pannelli fotovoltaici di piccole dimensioni solitamente presentano una base minima diĀ 120 x 60 cm, un formato tipico per i modelli di moduli a film sottile, che sono caratterizzati anche da uno spessore contenuto. Tuttavia, ĆØ importante notare che tali pannelli solari possono avere un’efficienza inferiore, generalmente intorno all’8-10%, rispetto ai moduli in silicio cristallino. Ciò significa che, per ottenere la stessa quantitĆ di energia, potrebbe essere necessaria un’areaĀ di installazione complessiva maggiore.
Tuttavia, le ricerche recenti nel settore hanno raggiunto un’efficienza fino alĀ 25%Ā per i pannelli a film sottile, suggerendo la possibilitĆ di equiparare le prestazioni con i moduli fotovoltaici in silicio nei prossimi anni. Questo potrebbe portare a un aumento dell’attrattiva dei pannelli a film sottile, soprattutto per coloro che dispongono di spazi limitati ma desiderano massimizzare l’efficienza energetica.
D’altra parte, la dimensioneĀ massimaĀ tipica di un pannello fotovoltaico ĆØ di circaĀ 200 x 110 cm. Queste dimensioni sono solitamente impiegate quando lo spazio non ĆØ un vincolo significativo. In queste circostanze, l’utilizzo di moduli solari più grandi può ottimizzare i costi complessivi dell’impianto, poichĆ© possono essere impiegati meno supporti di montaggio e cablaggi.
Ć importante notare che esistonoĀ differenzeĀ tra i tipi di pannelli solari. Ad esempio:
I pannelli policristallini tendono ad essere meno efficienti ma più sottili e stretti.
I pannelli monocristallini offrono una resa migliore ma risultano leggermente più larghi e spessi.
La scelta del tipo di pannello dipende dunque dalleĀ esigenzeĀ specifiche dell’installazione e dalle preferenze dell’utente in termini di prestazioni ed estetica.
Andiamo ora a vedere più nello specifico la dimensione dei pannelli solari!
Quali sono le dimensioni di un singolo pannello fotovoltaico?
Nel variegato mondo dei pannelli solari, esistonoĀ diverse dimensioni standardizzate, adatte sia per applicazioni industriali che residenziali, offrendo una gamma di opzioni per soddisfare differenti esigenze e spazi disponibili.
IĀ pannelli policristallini, con potenze di picco generalmente comprese tra 230 e 290 Wp, presentanoĀ dimensioni standardĀ che solitamente includono:
Altezza: da 160 a 170 cm
Larghezza: da 90 a 100 cm
Spessore: da 3 a 4 cm
Peso: circa 24 kg
Nonostante abbiano un’efficienza inferiore rispetto ai pannelli monocristallini, i pannelli policristalliniĀ hanno rappresentatoĀ comunque una scelta conveniente e diffusa per molto tempo.
IĀ pannelli monocristallini, invece, caratterizzati da potenze di picco comprese tra 380-480 Wp, hanno dimensioni leggermente diverse:
Altezza: circa 170-175 cm
Larghezza: tra 110 e 115 cm
Spessore: da 3 a 4 cm
Peso: varia tra 18 kg e 22 kg
Questi pannelli offrono unaĀ maggiore efficienzaĀ e sono ideali per chi cerca prestazioni superiori.
Per quanto riguarda iĀ moduli standard monocristalliniĀ per utilizzi residenziali, le dimensioni solitamente si aggirano intorno aiĀ 175 x 110 cm. Questi pannelli offrono un buon compromesso tra dimensioni e potenza, rendendoli una scelta popolare per le case e le piccole imprese.
E i pannelli bifacciali? Questi pannelli sono progettati per assorbire luce sia dalla parte anteriore che da quella posteriore, aumentando lāefficienza, soprattutto in aree con riflessione del suolo. Un esempio tipico di pannello bifacciale può avere unaĀ dimensione di circa 2 metri x 1 metro, con un peso diĀ 23 kg o più, a causa della doppia faccia e della tecnologia avanzataā.
Le dimensioni di un impianto da 3 kW e da 6 kW
Per determinareĀ quanti metri quadrati occupa un impianto fotovoltaicoĀ da 3 kW, ĆØ essenziale considerare l’efficienza dei pannelli fotovoltaici. Maggiore ĆØ l’efficienza, minore sarĆ la superficie necessaria per l’impianto, e viceversa:
Con pannelli fotovoltaiciĀ monocristallini: 18-22 mq
Con pannelli fotovoltaiciĀ policristallini: 24-33 mq
Con pannelli fotovoltaiciĀ a film sottile: 33-39 mq
In media, per unĀ impianto fotovoltaico da 6 kW, sono necessari almeno 50 mq di spazio disponibile.
Tuttavia, la superficie richiesta varia a seconda del tipo di tetto:
Per i tettiĀ a falda: circa 38-45 mq
Per iĀ tetti piani: circa 55-65 mq, per evitare ombreggiamenti.
il consumo energetico, mentre in estate potrebbe aumentare l’uso dei condizionatori. Considerare questi picchi stagionali può aiutare a dimensionare correttamente l’impianto solare per garantire un apporto energetico sufficiente durante tutto l’anno.
3. Il rendimento dei moduli solari
LaĀ potenza in kWĀ del proprio impianto fotovoltaico ĆØĀ una conseguenza direttaĀ dello spazio che si ha a disposizione per la sua installazione e dei propri consumi energetici.
IlĀ rendimento dei pannelli solariĀ ĆØ un dato che fa riferimento allāefficienza e alla tecnologia proprie dellaĀ tipologia di modulo fotovoltaico. Attualmente, due sono le tipologie più diffuse di pannelli solari:
Pannelli fotovoltaiciĀ monocristallini
Pannelli fotovoltaiciĀ policristallini
La differenza che intercorre tra questi due tipi ĆØ da ricercarsi nella loro efficienza, ovvero nella produzione dellāenergia in rapporto alla superficie utilizzata.
Generalmente, però, Il consumo medio annuo di un nucleo domestico può essere fino a 3500 kWh. Per coprire tale consumo in normali condizioni è sufficiente un impianto fotovoltaico da 3 kWp. Infine, per ottenere un fotovoltaico da 3kWp servono circa 8 pannelli, quindi intorno ai 20 mq.

Cosa sono le batterie di accumulo per fotovoltaico?
Prima di entrare nei dettagli sulleĀ capacitĆ Ā delle batterie per fotovoltaico, ĆØ importante introdurre ilĀ concettoĀ di sistemi di accumulo.
Dunque,Ā cos’ĆØ un impianto fotovoltaico con accumuloĀ e quali sono le sue caratteristiche?
I sistemi di accumulo fotovoltaico sono dispositivi progettati perĀ immagazzinare l’energia elettricaĀ prodotta da un impianto fotovoltaico durante i periodi in cui la produzione supera il consumo immediato. Essi funzionano come veri e propriĀ serbatoi di energia, permettendo agli utenti di utilizzare l’elettricitĆ accumulata nei momenti in cui la produzione solare ĆØ limitata o assente, come durante la notte o in giornate nuvolose.
Queste batterie operano attraverso unĀ processo di carica e scarica. Durante le ore di luce solare, quando l’impianto fotovoltaico genera più energia di quella richiesta, l’eccesso viene utilizzato per caricare le batterie. Successivamente, quando la produzione solare non ĆØ sufficiente a coprire il fabbisogno energetico, le batterie rilasciano l’energia precedentemente immagazzinata, integrando cosƬ l’alimentazione elettrica disponibile.
Funzionamento Batterie Fotovoltaico
L’installazione di sistemi di accumulo fotovoltaico offreĀ numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente una maggiore indipendenza energetica, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e aumentando l’autoconsumo. Inoltre, può contribuire aĀ ridurre i costi energetici, permettendo di utilizzare l’energia prodotta in eccesso durante il giorno nelle ore serali, quando i costi dell’elettricitĆ possono essere più elevati.
In aggiunta, l’utilizzo di sistemi di accumulo può contribuire allaĀ stabilitĆ della rete elettrica, riducendo i picchi di domanda e fornendo un supporto prezioso durante i periodi di alta richiesta energetica. Infine, l’adozione di tali sistemi rappresenta un passo significativo verso una maggiore sostenibilitĆ ambientale, poichĆ© favorisce l’uso delle energie rinnovabili e riduce l’impronta di carbonio complessiva.
Esistono diversiĀ tipiĀ di batterie di accumulo fotovoltaico.
Le più comuni includono:
Batterie al piombo-acido: Queste sono le batterie tradizionali e sono relativamente economiche. Tuttavia, possono essere più pesanti e hanno una durata di vita limitata rispetto ad altre tecnologie
Batterie al litio: Queste batterie offrono una maggiore efficienza, una densità energetica superiore e una durata di vita più lunga rispetto alle batterie al piombo-acido. Di conseguenza, sono spesso preferite per le applicazioni fotovoltaiche a causa delle loro prestazioni superiori
L’adozione di batterie per fotovoltaicoĀ sta diventando sempre più diffusaĀ poichĆ© offre una maggiore autonomia e flessibilitĆ nell’uso dell’energia solare, consentendo agli utenti di massimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta dal loro impianto fotovoltaico.
Quali sono i benefici delle batterie di accumulo fotovoltaico?
Le batterie di accumulo fotovoltaico stanno diventando sempre più popolari poichĆ© consentono agli utenti di sfruttare appieno il potenziale dell’energia solare,Ā migliorando l’efficienza e la sostenibilitĆ Ā complessiva degli impianti fotovoltaici.
Le batterie di accumulo per fotovoltaico offronoĀ una serie di vantaggiĀ che includono:
Massimizzazione dell’autoconsumo: consentono di ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica esterna
FlessibilitĆ energetica: permettono di utilizzare l’energia immagazzinata durante i momenti di picco di richiesta o quando il costo dell’energia dalla rete ĆØ più elevato, offrendo cosƬ maggiore controllo sull’utilizzo dell’energia prodotta
Riduzione dei picchi di carico: contribuiscono a ridurre i picchi di carico sulla rete elettrica, migliorando la stabilitĆ e l’efficienza complessiva del sistema energetico
Backup durante i blackout: in situazioni di interruzione di corrente, le batterie di accumulo possono garantire un’alimentazione di emergenza, mantenendo attivi dispositivi critici e garantendo continuitĆ nell’erogazione di energia
Risparmio economico: nel lungo termine, le batterie di accumulo possono contribuire a ridurre i costi energetici, specialmente in contesti in cui l’energia ĆØ più costosa durante determinati periodi della giornata, consentendo di ottimizzare l’utilizzo dell’energia autoprodotta
Riduzione dell’impatto ambientale: favoriscono una maggiore sostenibilitĆ ambientale promuovendo l’utilizzo responsabile dell’energia solare e riducendo la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili, contribuendo cosƬ alla mitigazione del cambiamento climatico.
Dimensionamento batterie: 3 modi per calcolarlo
Vediamo ora quali sono iĀ tre principali modiĀ per calcolare il corretto dimensionamento delle batterie e non inciampare in eventuali errori!
Modo 1: per chi ancora non ha un impianto fotovoltaico, o ha un un sistema off-grid
Un impiantoĀ fotovoltaico off-grid, a differenza di quelloĀ a isola, viene solitamente impiegato in abitazioni non coperte dal servizio di fornitura di energia elettrica. Esempi di abitazioni di questo tipo sono baite, case di campagna, terreni agricoli in alta montagna o abitazioni in zone disagiate.
Come accennato precedentemente, per calcolare il dimensionamento di un sistema di accumulo per fotovoltaico bisogna partire dal proprioĀ fabbisogno energetico.
Come fare il calcolo del dimensionamento delle batterie? Bisogna innanzitutto valutare quali sono gli elettrodomestici più utilizzati in casa, soprattutto nelle ore serali, e per più tempo. Una volta selezionati, è necessario calcolare il loro consumo in watt e moltiplicarlo per le ore di utilizzo stimate.
Facciamo unĀ esempio. Stimiamo che la tua lavatrice consumi 250 watt per 2 ore al giorno. Di conseguenza, moltiplicando i due dati, ne deriva un consumo diĀ 500 kWhĀ (kilowattora). Il risultato ottenuto rappresenta, indicativamente, la quantitĆ di wattora (Wh) di cui avrai bisogno e, in fase di scelta di una batteria per fotovoltaico, dovrai optare per un modello che abbia unaĀ capacitĆ uguale o superioreĀ a quella ottenuta dai tuoi calcoli.
Modo 2: per chi ha giĆ un impianto fotovoltaico connesso alla rete
Per calcolare il dimensionamento delle batterie per fotovoltaico anche in questo caso è necessario partire dai consumi energetici. A differenza della prima modalità , però, potrai affidarti alla lettura della bolletta.
Sul conto dellāenergia ĆØ possibile ritrovare il riepilogo dei consumi annui di energiaĀ suddiviso per fasce:
F1: dalle 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì, ed è la fascia che, in teoria, si può coprire con la produzione diretta di energia da fotovoltaico
F2: dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, dal lunedƬ al venerdƬ, e dalle 7.00 alle 23.00 del sabato
F3: dalle 23.00 alle 7.00, dal lunedƬ al sabato; la domenica e i festivi tutta la giornata
Fasce Orarie Energia
Come giĆ specificato,Ā la sera e la notte sono i momenti miglioriĀ per sfruttare i sistemi di accumulo perchĆ© l’impianto fotovoltaico non colpito dai raggi del sole, dunque le fasce da tenere in considerazione sonoĀ F2Ā eĀ F3. La somma di questi due valori, confrontata con i kWh immessi in rete, rappresenta laĀ produzione di energiaĀ che va oltre lāautoconsumo.
Ne deriva che:
Se la quantitĆ di energia immessa in rete ĆØĀ maggiore dellā80%Ā rispetto alla somma di energia consumata nelle fasce F2 ed F3, per calcolare le dimensioni dellāaccumulo fotovoltaico ĆØ necessaria questa formula:
[(F2+F3) x 0,8] : 365 = capacitĆ della batteria in Wh netti
Se la quantitĆ di energia immessa in rete ha un valore compresoĀ tra il 50% e lā80%Ā rispetto alla somma di energia consumata nelle fasce F2 ed F3, per il dimensionamento della batteria ĆØ necessaria questāaltra formula:
energia immessa (in kWh) : 365 = capacitĆ della batteria in kWh netti
Se la quantitĆ di energia immessa in rete ĆØĀ minore del 50%Ā rispetto alla somma di energia consumata nelle fasce F2 ed F3, prima di pensare allāaccumulo, forse, ĆØ il caso diĀ aumentare la taglia dellāimpianto fotovoltaico
Modo 3: altri fattori da tenere in considerazione
Come specificato allāinizio di questo articolo, il sottodimensionamento e il sovradimensionamento di un sistema di accumulo fotovoltaico influiscono negativamente sulla prestazione e lāefficienza della tua batteria per impianto fotovoltaico. LoĀ scorretto dimensionamento della batteria per fotovoltaico, infatti, non porta reali benefici alla tua capacitĆ di autoconsumo, anzi, ne impedisce soltanto il conseguimento.
Scegliere la capacitĆ corretta di un sistema di accumulo al momento dell’installazione dell’impianto fotovoltaico, ĆØ fondamentale per assicurarsi un reale e concretoĀ ammortamentoĀ dei costi e unĀ rientro dellāinvestimento.
à da specificare, però, che il dimensionamento delle batterie non dipende solamente dai consumi in kWh. A influire sulle prestazioni, infatti, giocano un ruolo fondamentale anche la profondità di scarica, il tempo di ricarica e i cicli di durata della batteria per fotovoltaico. à proprio per tutti questi motivi che è consigliabile affidarsi a una ditta specializzata in fotovoltaico che ti accompagni nel calcolo del giusto dimensionamento per il tuo sistema di accumulo.
Quanto si può risparmiare con un corretto dimensionamento delle batterie?
Un corretto dimensionamento delle batterie può aiutare a risparmiare! Un errore comune nel dimensionamento delle batterie fotovoltaiche è rappresentato da accumulatori troppo piccoli o, al contrario, da sistemi di storage eccessivamente capienti che risultano in parte sotto-utilizzati. Questa discrepanza può comportare una serie di inconvenienti finanziari e operativi.
Nel primo caso, conĀ batterie sottodimensionate, potresti ritrovarti a dover integrare l’energia mancante dalla rete, vanificando cosƬ parte dei benefici economici dell’impianto fotovoltaico. Da un lato, hai speso una somma considerevole per l’installazione delle batterie, ma dall’altro non riesci a sfruttarne appieno il potenziale.
D’altro canto, se leĀ batterieĀ sonoĀ sovradimensionateĀ rispetto al fabbisogno energetico della tua abitazione, potresti trovarle inutilizzate per gran parte del tempo. Questo significa che hai investito in un sistema costoso che non ĆØ in grado di fornire un ritorno economico proporzionato al suo costo.
Dunque ĆØ cruciale selezionareĀ accumulatori della dimensione adeguataĀ per massimizzare i vantaggi economici del tuo impianto fotovoltaico. Un dimensionamento corretto non solo ottimizza l’efficienza energetica del sistema, ma assicura anche un ritorno più rapido sull’investimento effettuato.

Come viene calcolato l’ammortamento di un impianto fotovoltaico.
La scelta diĀ installare un impianto fotovoltaicoĀ risulta vincenteĀ sotto molti punti di vista: ti permette di produrre energia pulita che fa bene al pianeta, ti consente di risparmiare in bolletta e allo stesso tempo se aggiunta unaĀ batteria per fotovoltaico ti permette di perseguire lāindipendenza energetica dalla rete elettrica nazionale.
L’ammortamento degli impianti fotovoltaici ĆØ unĀ aspetto crucialeĀ nell’adozione di energie rinnovabili, poichĆ© rappresenta il processo attraverso il quale il costo iniziale dell’impianto viene recuperato nel tempo grazie ai risparmi ottenuti sulla bolletta elettrica.
Questo meccanismo di recupero finanziario si basa su diversiĀ fattori, tra cui la produzione di energia solare per l’autoconsumo, la vendita dell’energia in eccesso alla rete elettrica (specialmente nei sistemi conĀ Scambio Sul Posto), e l’accesso ad altri incentivi o benefici fiscali offerti dalle autoritĆ statali o locali.
L’efficacia dell’ammortamento dipende da moltepliciĀ variabili, tra cui ilĀ costoĀ iniziale dell’installazione fotovoltaica, che comprende sia l’acquisto dei pannelli solari che i costi di installazione e connessione. Inoltre, la possibilitĆ di beneficiare diĀ incentivi statali, come tariffe incentivanti per l’energia prodotta o sgravi fiscali sull’investimento in energie rinnovabili, può influenzare notevolmente il periodo di recupero dell’investimento. Un altro elemento chiave nell’ammortamento ĆØ laĀ stima di autoconsumoĀ diretto dalla produzione dell’impianto. Maggiore ĆØ la capacitĆ di utilizzare l’energia solare prodotta direttamente nell’edificio o nell’unitĆ abitativa senza doverla cedere alla rete elettrica, maggiore sarĆ il risparmio sull’energia elettrica acquistata e quindi più rapido sarĆ l’ammortamento dell’investimento iniziale.
Ć importante sottolineare che l’ammortamento degli impianti fotovoltaici può variare notevolmenteĀ in base alla regione geografica, alle politiche energetiche nazionali o locali, nonchĆ© alle caratteristiche specifiche dell’installazione e del consumo energetico dell’utente finale. Tuttavia, nonostante le differenze, l’ammortamento rappresenta uno dei principali vantaggi economici dell’investimento in energia solare, rendendo sempreĀ più convenienteĀ il passaggio verso fonti energetiche sostenibili e a basso impatto ambientale.
Ammortamento Fotovoltaico
Le aliquote di ammortamento di un impianto fotovoltaico
Determinare un coefficiente di ammortamento ĆØ unĀ passo fondamentaleĀ nel processo di valutazione dei costi di un impianto fotovoltaico, poichĆ© indica come i costi associati verranno distribuiti nel corso degli anni. Ad esempio, un coefficiente di ammortamento delĀ 25%Ā significa che il costo totale dell’impianto sarĆ distribuito su un arco temporale diĀ 4 anni, riducendo cosƬ l’impatto finanziario immediato sull’investimento.
Tuttavia, secondo leĀ direttiveĀ del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, stabilire un coefficiente di ammortamento specifico per gli impianti fotovoltaici non ĆØ direttamente possibile. Invece, si consiglia di fare riferimento aiĀ coefficientiĀ previsti per beni appartenenti ad altri settori produttivi che presentano caratteristiche simili in termini di utilizzo e vita utile.
In base a tali linee guida, sono stati istituitiĀ specifici delle aliquote di ammortamentoĀ di impianti fotovoltaici:
Per gli impianti trattati comeĀ beni mobili, assimilabili alle centrali termoelettriche, ĆØ stato fissato un tasso del 9%. Questo implica che il costo dell’impianto sarĆ suddiviso su un periodo di tempo proporzionale a questo tasso di ammortamento
Per i fabbricati destinati all’industria e per gli impianti fotovoltaici consideratiĀ beni immobili, invece, ĆØ stato definito un tasso del 4%. Questo tasso riflette la natura stabile e a lungo termine di tali investimenti, permettendo una distribuzione graduale dei costi nel corso degli anni, in accordo con la loro durata utile e il loro valore residuo
Fattori da tenere in considerazione per il calcolo dellāammortamento fotovoltaico
Seppur non sia una lista completa ed esaustiva, di seguito ti proponiamo un elenco dei principali fattori che determinano lāammortamento di un impianto:
La dimensione dellāimpianto:Ā Questa determina la quantitĆ di energia prodotta dai propri pannelli, nonchĆ© il costo unitario per kW dellāimpianto
La perdita di rendimento dei moduli fotovoltaici nel tempo: Questo dato, generalmente, ĆØ stimato intorno allo 0,8-1% lāanno
Lāorientamento e lāinclinazione ottimali dei moduli fotovoltaici: Più i pannelli saranno posizionati verso il sole più lāimpianto sarĆ nella condizione ottimale di produzione. Lāorientamento ottimale ĆØ verso sud; per quanto riguarda l’inclinazione, invece, ti consigliamo di affidarti al nostro Team Tecnico per la migliore valutazione
La regione di installazione: Comporta una differente produzione fotovoltaica. Al nord Italia, per esempio, si ha una produzione di circa 1100 kWp/anno, al sud, invece, 1500 kWp/anno
Le modalitĆ di consumo: Lāautoconsumo in loco, ovvero quello che avviene nel momento stesso della produzione, aumenta considerevolmente il risparmio economico.
Calcolo ammortamento fotovoltaico: un esempio
Aiutiamoci con i numeri e facciamo unĀ esempio concretoĀ di ammortamento di un impianto fotovoltaico medio da 3 kWp installato a Roma. Lāimpianto occupa circa 25 mq di tetto a falda e produce mediamente 3.900 kWh/anno e sfrutta lo scambio sul posto.
IĀ dati di partenzaĀ sono:
Costo dellāimpianto: 6.000⬠+ IVA 10% , cioĆØ 6.600ā¬
Costo effettivo dellāimpianto con detrazioni fiscali Irpef al 50%: 3.300ā¬
Energia prodotta il primo anno: 3.900 kWh
Energia prodotta in 25 anni: stima di massima 78.000 kWh (con un calo di prestazioni di circa 0.8%/anno)
ElettricitĆ autoconsumata sul momento (stima del 40%): 31.200 kWh
Energia immessa in rete in 25 anni: 46.800 kwh
Il piano di ammortamento deveĀ considerare:
Il risparmio derivante dallāautoconsumo (calcolato a circaĀ 0,23 ā¬/kWhĀ pari al costo lordo dellāenergia in bolletta)
Gli introiti derivanti da tutta lāenergia immessa in rete (0,10 ā¬/kWhĀ per lāenergia immessa eĀ 0,14 ā¬/kWhĀ per lāenergia immessa e poi riprelevata con lo scambio sul posto)
Ecco, infine, unaĀ stima indicativaĀ degli introiti generabili:
Risparmio derivante da autoconsumo: 0,23 ⬠x 31.200 kwh = 7.176 ⬠in 25 anni
Introiti derivanti da tutta lāenergia immessa in rete:Ā 0,14 ⬠x 46.800 kwh = 6.552 ā¬Ā (ipotizzando che tutta lāenergia immessa venga nel tempo riprelevata dallo stesso utente)
Il conto economico, ipotizzabile dal piano di ammortamento, ĆØ pari a un guadagno sui 25 anni di circa: 7.176 + 6.552 =Ā 13.728ā¬. Inoltre, ipotizzando costi di mantenimento pari almeno a 100⬠lāanno e la sostituzioneĀ dellāinverterĀ dopo 10 anni, il guadagno effettivo scende a circaĀ 10.000ā¬.
Dunque ilĀ risultatoĀ sarĆ :
Costo impianto:Ā 3.300ā¬
Stima degli introiti sui 25 anni:Ā 10.000ā¬Ā (circa 500 ā¬/anno per i primi anni di funzionamento dellāimpianto)
Tempo di ammortamento impianto:Ā 6-7 anni