Riscaldamento

Riscaldamento geotermico

La Terra ĆØ formata da gusci concentrici, il più esterno del nostro pianeta ĆØ la crosta terrestre e la sua profonditĆ  può variare dai 35 ai 90 km. Vulcani in eruzione, sorgenti termali, ma anche il tepore che si può avvertire nelle miniere e nei pozzi più profondi testimoniano le temperature miti di questa fascia. Più si va in profonditĆ , più il calore aumenta di circa 1° C ogni 33 metri. Anche i moti convettivi e l’irraggiamento solare influenzano la condizione termica del sottosuolo. Questo calore viene naturalmente rilasciato dalle profonditĆ  della terra verso l’esterno ed ĆØ una fonte di energia pulita, inesauribile che viene definita ā€œgeotermicaā€. Questa sorgente preziosa si aggiunge alle rinnovabili, come la solare e l’eolica.

L’energia geotermica, quindi, può essere considerata una valida alternativa per chi ĆØ alla ricerca di un metodo ecosostenibile ed economico per riscaldare/raffrescare la propria abitazione e l’acqua a uso sanitario. Questo sistema ĆØ capace addirittura, se realizzato correttamente e con le giuste dimensioni, diĀ soddisfare il fabbisogno energetico degli edifici al 100%. Il vero vantaggio di questa tecnologia ĆØ la sua capacitĆ  di racchiudere in un unico impianto le funzioni diĀ caldaiaĀ eĀ condizionatore. GiĆ  da tempo nel Nord Europa e negli Stati Uniti hanno iniziato ad apprezzare e a sfruttare le potenzialitĆ  di questaĀ energia greenĀ a scopo residenziale. Ancora in Italia ĆØ un metodo poco noto e non molto diffuso, ma grazie agli incentivi statali sta iniziando a svilupparsi anche nel nostro paese. Chiunque desideri un ambiente domestico temperato, confortevole nel pieno rispetto dell’ambiente,Ā trova in questa fonte di energia una soluzione efficace, economica e durevole nel tempo.

Energia Geotermica e Riscaldamento Geotermico: cosa sono?
Il termine energia geotermica deriva da geotermia, parola che ha origini greche e che significaĀ calore della terra. Ed ĆØ proprio il calore naturale depositato nel sottosuolo che viene sfruttato perĀ generare energia tramite il riscaldamento geotermico, ovvero la tecnologia che sfrutta la temperatura immagazzinata nella crosta terrestre per aumentare il calore di un fluido che viene fatto scorrere, tramite un sistema di tubature, dal sottosuolo fino l’interno dell’abitazione
Questo sistema circolare di trasporto del calore funziona perchĆ© la temperatura sotto la superficie d’inverno ĆØ più alta rispetto a quella dell’ambiente circostante, mentre durante il periodo estivo, al contrario, la temperatura del sottosuolo ĆØ più bassa rispetto a quella percepita all’esterno. A seconda dei gradi centigradi che vengono raggiunti in questo sistema, la geotermia si divide inĀ alta, media e bassa entalpia.
Alta entalpia: quando la temperatura raggiunge ed superiore ai 150° C. Inventata nel XX secondo, a Larderello, Italia, ĆØ l’ideale per produrre energia elettrica geotermica;
Media entalpia: quando la temperatura è tra gli 80 e i 150° C. Perfetta per la produzione di energia elettrica e teleriscaldamento;
Bassa entalpia: quando la temperatura raggiunge tra i 20 e gli 80° C. La più utilizzata per uso domestico.
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Come funziona un impianto di riscaldamento geotermico?
UnĀ impianto di riscaldamentoĀ geotermico, in particolare quello a bassa entalpia, estrae l’energia termica del sottosuolo per trasportarla all’interno di un edificio tramite un foro nel terreno in cui viene inserito un tubo (o sonda) che raggiunge la profonditĆ  di circa 100/150 m.
Una volta raccolto il calore, viene ceduto allaĀ pompa di caloreĀ a cui ĆØ collegato che lo distribuisce in tutta la struttura domestica tramite pannelli radianti a pavimento o a parete. L’impianto, per raggiungere la parte del sottosuolo più calda, ĆØ composto da un sistema di tubi in polietilene, installati nel sottosuolo verticalmente o orizzontalmente. In queste sonde scorre un fluido termovettore (solitamente viene utilizzata acqua glicolata) che scende in profonditĆ  e risale lungo tutta la struttura dell’impianto per trasportare l’energia termica dal terreno all’abitazione in un circuito chiuso a U. Gli impianti geotermici possono essere di due tipi:
monovalente: capace di soddisfare il fabbisogno energetico di un’intera unitĆ  abitativa.
bivalente: quando l’impianto si presta all’integrazione con altri generatori di calore ad alta efficienza, come iĀ pannelli solari termiciĀ e le caldaie a condensazione.

Quali sono le componenti dell’impianto?
Un impianto di riscaldamento geotermico ĆØ un sistema tecnologico complesso.
Gli elementi da cui ĆØ composto sono strettamente connessi tra loro, e insieme distribuiscono in modo continuo edĀ efficienteĀ l’energia termica del terreno all’abitazione in cui si vuole condurre il calore.
Nonostante questo, l’intero processo di installazione richiede circa 3-4 giorni di lavoro. Le componenti fondamentali, che non possono mancare per il corretto funzionamento di questo impianto, sono tre: un sistema di captazione del calore, una pompa di calore e un sistema di accumulo e di distribuzione del calore. Nel dettaglio:

Il Sistema di captazione del calore
Sono le tubature (o sonde) in polietilene che vengono interrate tramite un foro. Al loro interno scorre un liquido termovettore (in alcuni casi anche CO2) che raccoglie l’energia termica del terreno e dell’acqua e la trasporta alla pompa di calore. Possono essere: sonde geotermiche verticali, cioĆØ interrate verticalmente nel terreno a grandi profonditĆ . Questo tipo di sonde viene utilizzato anche quando, in alternativa al terreno, ĆØ l’acqua la sorgente di calore utilizzata;
sonde geotermiche orizzontali, installate a basse profonditĆ , circa 1/2 metri dal suolo, che si diramano orizzontalmente;
sonde geometriche a spirale, tipologia di tubature che mette insieme la semplicitĆ  delle orizzontali con la resa del terreno di 4/6 m di profonditĆ .

Pompa di calore
ƈ il sistema installato all’interno dell’edificio che permette il trasporto del calore raccolto dal terreno fino all’ambiente domestico – grazie al liquido termovettore, dall’acqua o dal CO2Ā – quando si vuole riscaldarlo. Quando invece si vuole rinfrescarlo, il sistema funziona nel modo diametralmente opposto. Il suo funzionamento ĆØ molto simile a quello di un frigorifero.

Sistema di accumulo e di distribuzione del calore
Sono i pannelli radianti, gli impianti a pavimento e i ventilcovettori: componenti fondamentali quando un impianto di riscaldamento geotermico viene abbinato a unoĀ fotovoltaicoĀ o a unaĀ caldaia a condensazione. I pannelli radianti sono un ottimo sistema per far circolare all’interno di un’unitĆ  abitativa l’acqua calda a 30/35° C durante l’inverno e a 18/20°C durante l’estate. Questo permette di distribuire con rapiditĆ  e semplicitĆ  in tutta la struttura la giusta temperatura in base alla stagione, senza subire i costi elevati che si raggiungono con un impianto tradizionale nei periodi di maggiorĀ consumo energetico.

Quando dura un impianto di riscaldamento geotermico?
Un impianto di riscaldamento geotermico può durare molto tempo, ma le sue condizioni dipendono soprattutto dalle componenti scelte per la sua realizzazione. Infatti, ciascuna di loro ha una differente durata. Per esempio, se di ottima qualità le pompe di calore geotermiche possono durare almeno 20 anni, le sonde, invece, più di 50 anni, mentre i pannelli radianti possono funzionare correttamente per più di 30 anni.

Termocucina a legna

LeĀ termocucineĀ aĀ legnaĀ sono prodotti multifunzione capaci, contemporaneamente, di riscaldare l’ambiente circostante, cuocere le pietanze e produrre acqua calda sanitaria.
Questi apparecchi, alimentati a legna, sfruttano l’energia termica prodotta durante la combustione per riscaldare l’ambiente circostante e, contemporaneamente, generare acqua calda per usi domestici.
In questo articolo esploreremo cosa sono eĀ come funzionanoĀ le termocucine a legna, analizzandone iĀ vantaggiĀ e gliĀ svantaggi, per aiutare i consumatori a prendere decisioni informate.

Cos’ĆØ una termocucina a legna
Le termocucine a legna sono dispositivi multifunzione che integrano unĀ piano cotturaĀ per la preparazione di cibi con un sistema diĀ riscaldamentoĀ e produzione di acqua calda.
Il loro funzionamento si basa sullaĀ combustione del legno, che genera calore attraverso un processo di trasferimento di calore ad acqua o ad aria.
Questo calore può essere utilizzato sia per riscaldare gli ambienti domestici che per produrre acqua calda sanitaria.

Come funziona.
Il processo di funzionamento di una termocucina a legna inizia con l’accensione del legnoĀ nel focolare. La combustione rilascia calore che viene trasferito a uno scambiatore di calore.
Quest’ultimo ĆØ responsabile del riscaldamento di acqua o aria che circola all’interno del sistema. L’acqua calda può essere utilizzata per riscaldare iĀ termosifoniĀ o per altri scopi domestici, come lavare i piatti o fare la doccia.
LeĀ termocucineĀ possono essere collegate al sistema di riscaldamento esistente o essere indipendenti, a seconda delle esigenze del consumatore.
Esistono modelli conĀ sistemi di accumuloĀ dell’acqua calda, consentendo un utilizzo continuo anche quando il fuoco si ĆØ spento.

Vantaggi :
SostenibilitĆ  ambientale: il legno ĆØ una fonte di energia rinnovabile, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.
Indipendenza energetica: utilizzando legna come combustibile, le famiglie possono diventare più indipendenti dalle forniture di gas o elettricità.
VersatilitĆ : la possibilitĆ  di cucinare e riscaldare contemporaneamente offre una soluzione versatile per le esigenze quotidiane.

Svantaggi :
Richiedono manutenzione: le termocucine necessitano di una manutenzioneĀ regolareĀ per garantire un funzionamento efficiente.
Spazio necessario: l’installazione di una termocucina richiede spazio aggiuntivo in casa, con conseguente compromesso sull’arredamento.
Emissioni inquinanti: se non utilizzate correttamente, le termocucine potrebbero produrre emissioni inquinanti nell’ambiente.

Stube Tirolese

Un antico modo per riscaldare senza esorbitanti bollette e soprattutto in modo ecologico ci arriva direttamente dalle zone alpine dove il freddo è più pungente: parliamo della stube tirolese.
IlĀ rivestimento in maiolicaĀ permette una scelta infinita di varianti che rendono laĀ stubeĀ in linea con il resto della nostra casa. La superficie di ceramica non scotta e pertanto ĆØ sicura anche per i bambini.
Questo metodo per creare calore risalente al tredicesimo secolo sta vivendo un vero e proprio ā€œritorno di fiammaā€ da parte dei consumatori e questo sostanzialmente per due motivi: l’efficienza energetica e la comoditĆ  di gestione.
Coloro che pensano che laĀ stube tiroleseĀ sia adatta solo ad ambienti rustici o di montagna si dovranno ricredere: i produttori hanno saputo aggiornare le proprie creazioni e grazie a designer e progettisti esperti molte aziende hanno inserito a catalogo stube dal design essenziale e dalle linee pure e semplici che ben si sposano con un ambiente attuale e moderno.

Funzionamento e manutenzione
Il funzionamento dellaĀ stube tiroleseĀ ĆØ davvero semplice: il calore che deriva dalla combustione della legna viene raccolto ed accumulato all’interno della massa ( rientra, infatti, nella categoria dei sistemi di riscaldamento aĀ biomasse) e viene rilasciato gradualmente per inerzia nell’ambiente circostante per ore e ore.
Anche la manutenzione ĆØ molto semplice: se si svolgono con regolaritĆ  le ordinarie operazioni di svuotamento del cassetto delle ceneri, di controllo della canna fumaria e dello scarico fumi (si consiglia una volta all’anno), possono trascorrere anche otto anni prima di effettuare la manutenzione straordinaria che consiste nella pulizia ad opera di personale specializzato dei labirinti interni dove si canalizza il fumo.
Tra gli aspetti, però, da non sottovalutare nella scelta dellaĀ stube tirolese, c’è sicuramente l’ingombro (in commercio attualmente ci sono delle varianti molto snelle) e l’esistenza della canna fumaria. Non avete la canna fumaria? Nessun problema! Da qualche anno, esistono leĀ stufe ad accumuloĀ con funzionamento elettrico.
Questa soluzione permette di avere unaĀ stufa ad accumuloĀ coniugando la comoditĆ  dell’alimentazione elettrica. Si gestiscono tramite un termostato simile a quello del riscaldamento a termosifoni, inoltre, in commercio si trovano anche delle stufe programmabili a distanza tramite smartphone. Tramite controllo Wifi da remoto si può accendere la nostra stufa prima di rientrare a casa, per esser accolti da un caldo tepore domestico.
Anche se l’alimentazione ĆØ elettrica, avremo tutti i vantaggi di unaĀ stube a legna. Il funzionamento si interrompe una volta raggiunta la temperatura impostata o semplicemente togliendo la presa elettrica. Il calore emanato dalle maioliche, però,Ā  continuerĆ  per ore a diffondersi nella stanza.
Esistono poi anche stube c.d. ibride. Ibride propriamente intese, nel senso di duplice tipologia di alimentazione, a legna e a corrente. Con questa soluzione anche quando la corrente elettrica viene interrotta per guasto o per un temporale, si può azionare la stube con un carico di legna e non rimarrete mai più al freddo!

Stufa a legna

Una stufa a legna ĆØ formata da:
una canna fumaria
un sistema di ventilazione
una camera di combustione
Sia la posizione che leĀ dimensioni della stufaĀ sono molto importanti affinchĆ© il calore si diffonda all’interno dell’ambiente in modo corretto e omogeneo. A volte con l’intento di risparmiare si opta per stufe di dimensioni inferiori a quelle di cui si avrebbe bisogno, e cosƬ ci si ritrova con un dispositivo che non ĆØ abbastanza grande per il locale che deve essere riscaldato. Accade, cosƬ, che la stufa venga sovraccaricata, il che può comportare il pericolo di causareĀ danni anche gravi, per di più senza poter usufruire del calore di cui si ha bisogno.

Le caratteristiche della stufa
Le stufe a legno di oggi sono dotate di una valvola di ingresso per l’aria, che permette di regolare la combustione e che fa sƬ che la fiamma possa bruciare in maniera controllata. LaĀ camera di combustioneĀ ĆØ chiusa, per una questione di efficienza e di sicurezza, mentre la canna fumaria serve ad assicurare un tiraggio adeguato deiĀ fumi di combustione.
Essa funziona come necessario unicamente nel caso in cui sia dimensionata con la stufa in maniera appropriata, sia in relazione al diametro che per ciò che riguarda la lunghezza. Se si ha intenzione di installare una stufa a legna in un appartamento in condominio lo si può fare senza problemi.

IlĀ sistema di ventilazione, poi, ha lo scopo di regolare l’aria: in tal modo la produzione di calore può essere modulata in base alle necessitĆ . Per stufe di questo tipo nella maggior parte dei casi si propende per il materiale refrattario e la ghisa, che sono conduttori termici eccellenti. Non mancano, comunque, le alternative: per esempio le stufe altoatesine sono dotate di unĀ rivestimento in maiolica, ma ci sono anche stufe a legna in cotto e in acciaio, materiali che vantano caratteristiche di conduzione ottime.

I consigli per usare la stufa a legna
Ricordando che la cenere può essere riusata come fertilizzante, ĆØ bene adottare l’abitudine di pulire con costanza il cassetto per la raccolta della cenere. Il portello della stufa, invece, deve essere tenuto il più possibile chiuso: non ha senso aprirlo in continuazione allo scopo di mettere altra legna.

UnĀ tiraggio eccessivoĀ deve essere evitato, ma al tempo stesso ĆØ necessario fare a meno di una combustione eccessivamente lenta: da essa, infatti, potrebbe discendere un accumulo di fuliggine dentro la stufa. Il metodo più efficace per garantire il riscaldamento della stufa ĆØ quello di inserire la legna necessaria all’inizio, in una volta sola.
La legna laccata non va bene, così come la legna trattata. Inoltre, non devono essere utilizzate per alcun motivo la legna laminata e, ovviamente, la spazzatura. Come è facile capire, il tasso di umidità della legna è molto importante ai fini della qualità della combustione. Esso non dovrebbe superare il 20%. Un accorgimento utile può essere quello di portare la legna in casa alcuni giorni prima di usarla, affinché si possa asciugare più rapidamente proprio grazie al calore della casa.

La forma della stufa
Una stufa a legna può avere laĀ base quadrata o circolare. Dal punto di vista della funzionalitĆ  non ci sono differenze tra i due modelli, che sono diversi solo sul piano estetico e per altri aspetti. In generale una stufa rotonda ĆØ in grado di adattarsi con più facilitĆ  agli ambienti di passaggio; la base rappresenta il punto di massimo ingombro, e lo spazio occupato ĆØ poco. LaĀ forma cilindrica, inoltre, garantisce una distribuzione del calore più efficace perchĆ© asseconda il naturale movimento dell’aria calda che assume proprio una traiettoria circolare.
La manutenzione della stufa a legna

LaĀ manutenzione della stufa a legnaĀ deve essere curata anche quando essa non viene usata. Prima della stagione fredda, per esempio, sarebbe auspicabile fare controllare l’impianto da uno spazzacamino o comunque da un tecnico del settore. Inoltre, ĆØ bene ricordarsi di verificare che il cassetto per la raccolta della cenere sia vuoto e che la camera di combustione sia pulita.
Un altro aspetto che richiede accertamenti ĆØ ilĀ tiraggio della canna fumaria: per una verifica ĆØ sufficiente collocare nei pressi della presa dell’aria un fiammifero acceso o in alternativa dei fogli di carta in corrispondenza della parte inferiore della stufa. Nel caso in cui la fiamma tiri verso l’apertura della presa d’aria, significa che c’è tiraggio.

Termocamino a legna

I termocamini a legnaĀ sfruttano la combustione del legname per generare aria o acqua calda. A seconda della tecnologia utilizzata, questi impianti provvedonoĀ al riscaldamento dell’acqua o alla distribuzione di aria caldaĀ in tutte le zone della casa.Ā La potenza termicaĀ della combustione, cioĆØ, vieneĀ trasferita all’acquaĀ che, una volta raggiunta una temperatura compresa tra i 40° e gli 80°,Ā confluisce direttamente negliĀ impianti di canalizzazioneĀ domestici. Ciò significa che il termocamino a legnaĀ non ĆØ una fonte di calore diretta, maĀ alimenta impianti come quello dei radiatori, quello a pavimento e quello del boiler per la produzione di acqua calda sanitaria.
Una volta compreso questo meccanismo, sarĆ  semplice per noi intuire che i termocamini a legnaĀ non riscaldano l’ambiente in cui si trovano. O perlomeno,Ā non direttamente. Ciò significa che, nel soggiorno,Ā il calore non viene sprigionato dal camino,Ā ma dai radiatori che esso alimenta. In poche parole, l’effetto generato ĆØ soprattutto estetico.

Le componenti
Come a questo punto avrete capito, rispetto ai biocamini, l’impianto di riscaldamento con termocamino ĆØ più impegnativo. Questo perchĆ©, nel suo insieme,Ā ĆØ costituito da tante componenti. Probabilmente, se ne volete uno, sarĆ  il caso di pensarci in fase di costruzione della vostra abitazione. Questo perchĆ©, in alternativa, potrebbe essere necessarioĀ effettuare dei lavori di ristrutturazione adeguatiĀ per installarlo. Non vi crucciate! Se ciò che volete ĆØ installare un termocamino, siamo certi che ci riuscirete senza problemi. Come vedremo, ci sono dei vantaggi cheĀ ne fanno proprio valere la pena.
Sicuramente, l’impianto termocamino ĆØ ancheĀ più dispendioso. Questo perchĆ©, oltre al suo stesso costo, dovremo coprire quelli della sua installazione. Ad essi, si sommano poi altre spese, quali quelle per gliĀ scambiatori e i bollitori, il kit di assemblaggio, l’installazioneĀ della canna fumaria e il rivestimento. Insomma, ĆØ necessario fare una scelta ponderata. Allo stesso tempo però, l’acquisto di un camino scalda acqua, oppure di unĀ termocamino per termosifoni, ciĀ permetterĆ  di risparmiare sul lungo termine.

La potenza termicaĀ sprigionata dalla combustione della legna, infatti,Ā viene ripartita tra il camino, il suo vetro e l’acqua. Per conoscere l’efficacia di un termocamino a legna, dobbiamoĀ prestare attenzione alla percentuale di potenza cedutaĀ all’acqua, ovvero al suoĀ rendimento termico. ƈ questo il parametro cheĀ ci permetterĆ  di capireĀ se, da solo, il camino caldaia a legnaĀ riuscirĆ  a provvedere all’intero fabbisogno domestico. Più la percentuale di rendimento termico sarĆ Ā prossima al 100%, minore sarĆ  la quantitĆ  di energia dispersaĀ durante la combustione.
A seconda delle varie marche e tecnologie impiegate,Ā un termocamino a legna può raggiungere anche il 75%-80% di rendimento termico. Ciò significa cheĀ l’80% della legna impiegata si trasforma in energiaĀ termica, mentre il restante 20% diviene cenere e pulviscolo. Ne deriva che a una maggiore percentuale di efficienza corrispondeĀ un maggiore risparmio sulla materia prima impiegata: la legna, appunto.

Il carico termico dipende dalla metratura della casa e dalle sue condizioniĀ (di recente costruzione o meno). Una casa moderna diĀ 150 mq necessita di circa 7,5 kWĀ giornalieri per essere riscaldata. Invece,Ā una persona utilizza, in media,Ā circa 70 lt di acqua calda al giorno, ovvero di 0,5 kW, pertanto, una famiglia composta da 3 persone, avrĆ  un fabbisogno di 1,5 kW al giorno. Possiamo concludere cheĀ il fabbisogno termico quotidiano complessivo di questa famiglia sia di 9 kW, cioĆØ 7,5+1,5 kW.Ā Un buon termocamino per termosifoni ĆØ sicuramente in grado di sobbarcarsi questa cifra.

Pro del termocamino a legna
Design gradevole e all’avanguardia… senza rinunciare alle grigliate. I termocamini a legna sonoĀ moderni, eleganti, e versatili. Ne esistono ancheĀ di angolari e bifacciali, e riescono ad abbellire qualsiasi soggiorno. Inoltre, molti modelliĀ possiedono il kit necessario a cuocere alla griglia, proprio come con un camino tradizionale.
Combustibile ecologico ed economico.Ā L’impatto sull’ambienteĀ della combustioneĀ ĆØ estremamente ridotto, del tutto imparagonabile a quello dei combustibili liquidi e gassosi. Dopotutto la legna ĆØ unaĀ materia prima 100% naturale!Ā Essa inoltre ĆØĀ di facilissima reperibilitĆ , proprio perchĆ© disponibile a km0, ed ĆØ ilĀ combustibile più economico in assoluto. Pensate cheĀ il risparmio rispetto agli altri carburanti può raggiungere anche il 50%.
Alti standard di affidabilità e sicurezza. Proprio trattandosi di impianti ultramoderni, i termocamini a legna possiedono dei sistemi di sicurezza che mancano a molte delle nostre vecchie caldaie. Il loro funzionamento non richiede alcuna supervisione, poiché sono dotati di sistemi automatizzati di gestione del combustibile e di controllo di anomalie.
Risparmio energetico. Molti modelli possono essereĀ programmati di modo da rilasciare il calore progressivamente, in un arco di tempo esteso. In questo modo laĀ temperatura verrĆ  mantenuta costanteĀ in ogni ambiente della casaĀ e il risparmio sarĆ  garantito.
Contro del termocamino a legna
Possibili svantaggiĀ legati all’installare un termocamino a legna possono essereĀ il prezzo in sé (2000-8000 € circa) oĀ i costi dell’impianto, che potrebbe richiedere interventi invasivi. Stiamo parlando dell’ipotesi di realizzare unĀ sistema di canalizzazione dell’ariaĀ (termocamino per termosifoni), oppure diĀ rinnovare l’impianto idraulicoĀ nel caso di un camino scalda acqua.
Dobbiamo ricordarci, però, che si tratta di unĀ vero e proprio investimento che recupereremo,Ā con gli interessi, nel giro di pochi anni. IĀ costi possono essere abbattuti anche del 50%-60%,Ā spendendoĀ solo 2 € al giorno. Una cifra nettamente inferiore a quella che sperperiamo quotidianamente con i nostri vecchi impianti. Un’altra componente da menzionare ĆØ che, per avvalersi di unĀ impianto di riscaldamento con termocamino, si dovrebbeĀ avere a disposizione un bel po’ di spazio, esterno e interno, per lo stoccaggio della legna.

Caminetto a legna

Tra le soluzioni architettoniche a cui puoi ricorrere in casa per abbellire il luogo in cui vivi e al tempo stesso riscaldarlo, il camino a legna conserva sempre un fascino unico. Forte di una lunga e suggestiva tradizione, esso è in grado di valorizzare qualsiasi ambiente abitativo in cui venga collocato, dando vita a una fantastica atmosfera e offrendo prestazioni termiche di tutto rispetto. Una proposta di eccellenza è rappresentata, in particolare, dal camino a legna ventilato, che si può considerare come una comoda evoluzione rispetto al caminetto classico. Nei trend più attuali i camini ventilati hanno un ruolo di primo piano, e non di rado vengono prediletti rispetto agli altri sistemi di riscaldamento domestico per le loro prestazioni termiche elevate.
Tipici delle abitazioni più antiche e delle dimore di campagna, i camini a legna ventilati a fuoco aperto sono realizzati in muratura e si contraddistinguono per laĀ presenza delle fiamme libere, che contribuiscono a diffondere una gradevole atmosfera all’insegna dell’intimitĆ , oltre ovviamente al calore di cui si ha bisogno. Questo tipo di camino in alcune circostanze può servire anche per cucinare, ma in ogni caso si dimostra un ottimoĀ elemento riscaldanteĀ capace di diffondere in tutto l’ambiente l’aria calda di cui si ha bisogno. Molto apprezzabile ĆØ anche l’effetto estetico che viene assicurato dai camini a legna ventilati a fuoco chiuso: si chiamano cosƬ perchĆ© c’è uno sportello in vetro ceramico a chiudere la camera di combustione. La resa termica, anche in questo caso, ĆØ di alto livello.

Come ĆØ fatto un camino a legna ventilato

Nella maggior parte dei casi il camino a legna ventilato comprende un elemento a camera chiusa, e dunque prevede la presenza di una finestra realizzata inĀ vetro termico trasparenteĀ che permette di osservare le fiamme.
Un camino di questo tipo viene ritenuto molto innovativo e in grado di fornire un sistema di riscaldamento più che efficiente. Il calore che viene prodotto dal fuoco ĆØ diffuso attraverso uno specificoĀ sistema di ventilazione forzata. Un accessorio simile fa dell’originalitĆ  e della raffinatezza i propri tratti distintivi, e in più permette di usufruire di un risparmio notevole per le spese di gestione del riscaldamento. Volendo, a partire da un caminetto normale giĆ  presente in casa si può intervenire sull’impianto termico domestico rinnovandolo con degliĀ inserti per camini a legna, cosƬ da ritrovarsi con un dispositivo che offre prestazioni termiche elevate e prestazioni ottimali.
I sistemi di ventilazione
Sono numerosi gli architetti e gliĀ interior designerĀ che optano per l’inserimento di un camino a legna ventilato in uno spazio abitativo: in questo modo ĆØ possibile, tra l’altro, valorizzare qualsiasi tipo di progetto di arredo con la scenografia che deriva dalle splendide fiamme a vista, senza dover rinunciare alla funzionalitĆ  di un impianto di riscaldamento efficace. Il camino a legna ventilato, in effetti, mette a disposizione moltepliciĀ vantaggi:
ĆØ economico;
ĆØ sostenibile dal punto di vista ambientale;
ĆØ pratico.
L’installazione di questo genere di impianto di riscaldamento prevede, in primis, di tenere conto delle dimensioni dei diversi locali in cui l’aria che verrĆ  riscaldata dovrĆ  essere diffusa. Non ĆØ superfluo mettere in evidenza che ilĀ sistema di ventilazioneĀ deve essere tanto più potente quanto più vasta ĆØ l’area che deve essere riscaldata. Gli appositiĀ bocchettoniĀ permettono di collegare il sistema di areazione con il camino ventilato: questo vuol dire che non ci si deve limitare al riscaldamento di un ambiente solo, ma si ha la possibilitĆ  di diffondere aria calda in modo semplice e veloce anche in più di un locale.

Il funzionamento di un camino a legna ventilato
L’aria, in un camino a ventilazione forzata, ĆØĀ aspirata attraverso un motore elettrico; una volta che ĆØ stata riscaldata viene reimmessa nel locale tramite un apposito sistema di tubature, cosƬ che tutta la casa possa essere riscaldata. Non ĆØ detto, però, che la ventilazione sia sempre forzata: esistono, infatti, anche i camini a legna a ventilazione naturale. In questo casoĀ la penetrazione dell’aria esternaĀ all’interno del focolare ĆØ resa possibile da molteplici aperture; l’azione del fuoco riscalda l’aria, che poi esce all’esterno tramite ulteriori aperture o viene indirizzata all’interno di un sistema di canalizzazione.

Pannello solare ad aria calda

Sfruttare il calore del sole, approfittando delle giornate soleggiate invernali ĆØ il miglior modo totalmente a costo zero per scaldare casa utilizzando il meno possibile l’impianto di riscaldamento. La migliore soluzione più economica, oltre ovviamente al costosissimo impianto a pannelli solari, ĆØ rappresentata dai pannelli solari ad aria calda chiamati anche riscaldatori di aria solare. Si tratta di un’idea che sta prendendo sempre più piede, specie in questo periodo dei rincari su luce e gas, tra gliĀ  appassionati del fai da te e dell’energia green.
I vantaggi dei riscaldatori di aria solare
Si avete capito bene, i riscaldatori di aria solare sono totalmente green ed ĆØ possibile costruirli a casa utilizzando oggetti di recupero o affrontando una modica spesa! Tengo a precisare che questi pannelli rappresentano solo un aiuto per diminuire i costi del riscaldamento domestico in quanto, in giornate non soleggiate e di notte non svolgono alcuna funzione riscaldante.
Ma allora qual ĆØ il vantaggio di questi pannelli?
Dopo una lunga e fredda notte, anche se il mattino seguente ĆØ soleggiato, l’abitazione all’interno ĆØ fredda e siamo costretti ad accendere nuovamente l’impianto di riscaldamento per scaldarci. Non basta aprire le tende di finestre e balconi e far entrare la luce del sole per riscaldare casa. Serve qualcosa di più, anche perchĆ© i raggi solari entreranno solo da un lato della vostra abitazione. C’è bisogno di qualcosa che immagazzini più aria scaldata dal sole possibile e la immetta nell’appartamento. E’ proprio questa la funzione che svolgono i pannelli solari ad aria calda.

IL pannello solare ad aria calda ĆØ un pannello solare ad aria calda o Aerotermico; questa tipologia di pannello funziona utilizzando direttamente l’aria come fluido vettore del calore invece dell’acqua come nei collettori tradizionali.
ƈ studiato appositamente per abitazioni riscaldate a termosifoni o termoconvettori, nelle quali riesce a fornire fino a un 50% del riscaldamento. Il concetto del collettore ad aria ĆØ molto semplice, il pannello viene irraggiato dal sole, il sole scalda il captatore che trasferisce il calore all’aria all’interno, l’aria viene infine asportata da un motore ed immessa direttamente in ambiente. Il collettore scalda massicce quantitĆ  d’aria prese dall’esterno e le immette calde nell’abitazione, scaldandone l’intera massa che fungerĆ  da volano termico.
In questo modo oltre che riscaldare l’ambiente lo si deumidifica e si ricambia l’aria, facendo guadagnare non solo in denaro, ma anche in comfort e salute.

Vantaggi
Il pannello solare ad aria calda ricambia continuamente l’aria della tua abitazione, un singolo pannello salariar infatti immette circa 300 metri cubi ora di aria calda dai 40 ai 60 gradi.
Questo continuo ricambio d’aria consente di ridurre le polveri sottili all’interno dell’abitazione aumentando sensibilmente la qualitĆ  dell’aria in una misura paragonabile all’effetto prodotto da un costoso sistema di ventilazione meccanica controllata (detta WMC).
Immettendo massiccia quantitĆ  di aria presa dall’esterno e riscaldata abbatte drasticamente l’umiditĆ  all’interno dell’abitazione, Il sistema asciuga progressivamente le murature dell’abitazione creando un ambiente più salutare e contrastando l’insorgenza di muffe sui ponti termici dell’abitazione
Il sistema ĆØ auto alimentato, non consuma corrente elettrica ma produce autonomamente quanto occorre al sistema per il funzionamento
A differenza dei tradizionali pannelli termici il collettore solare ad aria necessita di molto meno sole per funzionare in maniera utile.
In un pannello solare tradizionale infatti ĆØ necessario il raggiungimento di un’elevata temperatura all’interno del collettore per poter funzionare, ovvero la temperatura del fluido all’interno deve essere più elevata di quella dell’impianto di distribuzione del calore.
Questo fa si che con pannelli tradizionali ĆØ necessario raggiungere circa 35 gradi per impianti a pavimento to ed oltre i 60 per impianti a termosifoni; con il pannello solare ad aria Ā invece basta che il pannello raggiunga una temperatura superiore alla temperatura interna all’abitazione.
Questo si traduce in un maggiore tempo di funzionamento, e quindi un risparmio maggiore sul riscaldamento.

Come funziona.

Semplice ma efficace
Il funzionamento del pannello solare ad aria calda ĆØ semplice ma geniale, il pannello aspira l’aria dall’esterno, e sfruttando solo il sole la scalda e la immette calda direttamente nell’abitazione.
In questo modo riesce a fornire un grande quantitativo di calorie senza avere tutte le dispersioni tipiche dei pannelli solari termici.
funziona grazie ad un motore autoalimentato tramite un pannello fotovoltaico integrato che aspira aria fresca dall’esterno e la costringe ad entrare nel collettore, dove il flusso d’aria scambia calore con il cantatore in alluminio che ĆØ stato scaldato dal sole.
Una volta che il calore ĆØ stato trasferito all’aria questa viene immessa direttamente all’interno dell’abitazione.
Il percorso dell’aria all’interno del collettore viene studiato su misura per ogni collettore solare ad aria, in modo da ottenere da ogni singolo collettore la massima efficienza.
L’uso dell’aria direttamente come fluido vettore del calore consente di non dover avere diversi scambi termici con conseguenti perdite di resa, cosa che invece avviene nei pannelli tradizionali.

Resa del Collettore
Il pannello solare ad aria calda ha rendimenti particolarmente elevatiĀ  soprattutto con poco sole, necessitando di un irraggiamento minimo per cominciare a scaldare molto inferiore rispetto al pannello tradizionale.
Questo vuol dire che necessita di minor sole per poter portare calorie utili e soprattutto che potrĆ  funzionare un numero di ore molto maggiore nel corso dell’anno, garantendo un risparmio consistente.
Cosa ancora più importante, il pannello Solarair produce calorie ā€œfiniteā€, ovvero non ĆØ suscettibile di alcuna perdita dovuta a scambi termici o dispersioni.
Robert MacDawell

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